Palermo – “Quanto avvenuto in centro a Palermo, con scene di violenza inspiegabile da parte delle Forze dell’ordine contro alcuni manifestanti e giornalisti, è un fatto estremamente grave.
Lo è perché è sembrata venire meno quella che avrebbe dovuto essere una cosa ovvia: tutti hanno il diritto di manifestare ed esprimere la propria opinione, purché ovviamente non compiano violenze di alcun tipo. E, chi era sceso in strada per manifestare il proprio dissenso, lo stava facendo pacificamente, esercitando un proprio diritto. È altrettanto ovvio, del resto, che le forze di Polizia e la Questura abbiano il preciso dovere di garantire a tutti tale diritto, garantendo al contempo l’ordine pubblico.
Invece le Forze dell’ordine sembravano avere un’altra priorità: quella di garantire il diritto di manifestazione e parola ad una forza politica (e davvero ha poca importanza quale fosse) negandolo a decine di cittadini che non hanno commesso alcun reato né hanno minacciato di farlo.
Credo sia quantomeno opportuno che qualcuno spieghi perché e chi ha deciso – creando, sì, tensioni che fino a quel momento non c’erano state – che un corteo di cittadini e cittadine non potesse defluire liberamente, nel momento in cui era chiaro che non vi era alcuna intenzione di interferire con la manifestazione di Fratelli d’Italia.
In una campagna elettorale che fin qui è stata, almeno nella nostra città, sostanzialmente civile, pur nella forte divergenza di opinioni fra le parti, non vorremmo che proprio dalle forze dell’ordine arrivasse un primo allarmante segnale di quella che eufemisticamente potremmo definire una preoccupante caduta di stile istituzionale”.
Lo dichiara la consigliera comunale Mariangela Di Gangi, in riferimento a quanto accaduto a Palermo in occasione del comizio di Giorgia Meloni.