Bruxelles – La piattaforma di solidarietà si è impegnata ad attuare e a dare seguito a un piano comune di contrasto della tratta per affrontare i rischi della tratta di esseri umani e sostenere le potenziali vittime tra coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina.
Al 6 maggio più di 5,4 milioni di persone erano arrivate nell’Unione europea dall’inizio della guerra in Ucraina. La stragrande maggioranza delle persone in fuga dall’Ucraina sono donne e bambini. Finora nell’UE sono stati registrati oltre 13 000 minori non accompagnati e separati dalle loro famiglie. I dati a livello dell’UE mostrano che le donne e i bambini sono particolarmente vulnerabili alla tratta di esseri umani: il 75% di tutte le vittime nell’UE e il 92% delle vittime della tratta a fini di sfruttamento sessuale sono donne e ragazze, mentre i minori rappresentano quasi un quarto delle vittime.
Il piano è stato elaborato sotto la guida del coordinatore anti-tratta dell’UE e con il sostegno delle agenzie dell’UE e degli Stati membri. Il piano mira a sensibilizzare, rafforzare la prevenzione, potenziare le attività di contrasto e la risposta giudiziaria, nonché migliorare l’individuazione delle vittime e il sostegno loro offerto.
Il piano riguarda anche la cooperazione a livello mondiale e con i paesi terzi, in particolare la Moldova e l’Ucraina. Basato sulla strategia dell’UE per la lotta contro la tratta di esseri umani, è uno dei risultati previsti nell’ambito del piano d’azione in 10 punti, e prevede cinque obiettivi e raccomandazioni agli Stati membri: rafforzare la sensibilizzazione ai rischi della tratta di esseri umani e istituire linee di assistenza telefonica; potenziare la prevenzione; rafforzare le attività di contrasto e la risposta giudiziaria alla tratta; migliorare l’individuazione tempestiva, il sostegno e la protezione delle vittime e affrontare i rischi della tratta nei paesi terzi, in particolare Ucraina e Moldova.
La piattaforma di solidarietà è il principale meccanismo operativo e di coordinamento dell’UE istituito subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Riunisce rappresentanti dei paesi dell’UE, degli Stati membri associati Schengen, delle agenzie dell’UE, delle autorità ucraine e di partner come l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e l’UNHCR.