Catania – Dal 23 al 25 aprile si è svolto a Catania il “Cantiere Hombre Mundo”, “cantiere operativo” dei “Ragazzi per l’unità” della Sicilia, movimento giovanile aderente al Movimento dei Focolari. I Ragazzi per l’unità hanno come obiettivo la costruzione di un mondo unito, di pace e di amore, al di là delle barriere dei popoli.
Circa 60 giovani, dai 13 ai 17 anni, provenienti da diverse città, hanno dato vita (per la prima volta in presenza dopo due anni di assenza) ad una serie di attività: approfondimenti, solidarietà, musica, passeggiate, sport, laboratori e festa. L’appuntamento era rivolto ai loro coetanei e tre giorni vissuti insieme all’insegna della Regola d’Oro: «Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te».
«Il Cantiere Hombre Mundo si è svolto nel cuore di Catania, nell’”Istituto Pio IX” (via Montevergine) – racconta Chiara Cartaregia – I giovani hanno dato vita a giochi di squadra, partite con la palla, workshop musicali, momenti di incontro e di condivisione: tutto per creare nuovi rapporti e scoprire che “la Rete d’amore ti intrappola e non ti lascia più” e che “dare è ricevere e insieme si è più forti”.
Il Cantiere Hombre Mundo ha preso il via con il gioco “La dinamica delle forme”: ognuno ha ricevuto una forma di cartoncino colorato (nuvola, fiore, farfalla, sole, goccia d’acqua, stella) e una lista di domande originali che durante vari turni i ragazzi si sono posti a vicenda. Poi un video, che ha collegato idealmente i ragazzi ai loro coetanei in tutto il mondo, con una raccolta di esperienze vissute durante la pandemia ed un momento di incontro con un’esperta psicologa sull’uso dei nuovi media. La prima giornata si è conclusa con una passeggiata “Catania by night” e gelato nel fantastico centro storico della città etnea.
Nella seconda giornata il motto era “Ora tocca a noi!” ed è stata contrassegnata da varie attività solidali: plogging (attività sportiva che unisce la corsa alla raccolta dei rifiuti) nel centro storico, cucina “cotto e donato” (preparazione della cena per i senzatetto di una casa di accoglienza), realizzazione del fondale della sala “Insieme Per La Pace”, animazione per bambini, ragazzi e mamme dell’Istituto San Giuseppe. Altro momento saliente, l’incontro una famiglia di focolarini siciliani, Paolo, Eloisa ed i loro figli. A fine giornata, una festa-spettacolo con sketch, monologhi ed esibizioni musicali, preparati dagli stessi ragazzi.
Nell’ultima giornata, i ragazzi hanno avuto alcuni approfondimenti sull’arte di amare, l’autoconsapevolezza e il dialogo. Una ragazza ha commentato: «In questi giorni, un semplice gioco di conoscenza ci ha fatto conoscere nuove persone molto simpatiche. Ci siamo conosciuti sempre di più e abbiamo creato un gruppo fantastico. Quando è arrivato il momento di salutarci, mi sono commossa insieme agli altri. Ci rincontreremo e sarà una gioia». Una mamma ha commentato: «Queste esperienze, oltre ad essere momenti di divertimento, sono anche e soprattutto di crescita perché stando insieme si confrontano e si migliorano».
«Sono stati tre giorni importanti per i ragazzi – spiega Betty Lussu – felici di ritrovarsi dopo la pandemia e di vivere un’esperienza di donazione e di amore».