Il cav. Pietro Bongiovanni nominato delegato nazionale e referente Regione Sicilia
Messina – Il mese di aprile è stato intenso di attività istituzionali e molto partecipato, a Fermo si sono riuniti oltre 500 partecipanti all’assemblea nazionale degli insigniti, iscritti all’Associazione Nazionale degli Insigniti dall’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI), provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero, per eleggere gli organi statutari. Riconfermato presidente Tommaso Bove, il quale si è impegnato a proseguire lungo le linee tracciate per la promozione dei principi e dei valori richiamati nella nostra carta Costituzionale e dei simboli della Repubblica, con l’assicurazione di un forte impegno e coinvolgimento a favore dei giovani.
Nutrita la rappresentanza della delegazione siciliana, che ha visto partecipare il presidente di Messina cav. Pietro Bongiovanni, il grande ufficiale Giuseppe Adernò, e i cavalieri Antonio Benfanti, Filippo Gagliano e Salvo Vicari. Importante il riconoscimento ottenuto dal cav. Pietro Bongiovanni, il quale è stato nominato delegato nazionale e referente Regione Sicilia, le due nomine hanno sancito e premiato l’eccellente lavoro svolto negli ultimi anni a Messina e in Sicilia.
A Fermo inoltre è stato presentato il nuovo vessillo ufficiale dell’ANCRI, ideato dall’araldista Michele D’Andrea, che rispecchia l’immagine del sodalizio e il suo legame con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. L’assemblea generale dei soci ha eletto consiglieri di presidenza nazionale Francesco Avena, Maria Carla Bocchino, Domenico Garofalo, Franco Graziano, Antonio Montalbano e Francesco Tagliente. Nel corso dell’assemblea sono stati eletti anche i trenta Consiglieri nazionali e il Collegio di garanzia. Il mese di aprile inoltre ha visto anche a Messina partecipare una delegazione dell’ANCRI alle celebrazioni della “Giornata della Liberazione”.
Bongiovanni ha dichiarato: “Questa importante celebrazione nazionale, che ricorre mentre è in corso la devastante guerra alle porte dell’Europa, ci impone di riflettere su quel 25 aprile del 1945, giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori occupati dai nazifascisti. La guerra che minaccia la libertà e i diritti dell’intera Europa non può lasciarci indifferenti. La conquista della democrazia e delle libertà in questo momento storico hanno una importanza fondamentale. Abbiamo tutti il dovere di ricordare senza odio né rancore e promuovere i valori che ispirarono la lotta per la libertà e garantirono il ritorno alla pace e alla democrazia”.