Ambiente. Palermo rifiuta i rifiuti, al via un progetto di volontariato per ripulire la città

Palermo – Palermo soffoca tra i rifiuti e il problema, oltre che ambientale, è evidentemente sociale. Per questo l’organizzazione HRYO, tramite l’Agenzia Nazionale per i  Giovani e il Corpo Europeo di Solidarietà, il 30 aprile lancia il progetto “Palermo Pura”, che ha come obiettivi specifici la creazione, il mantenimento e la crescita di un gruppo di persone motivate che, in modo del tutto volontario, ripuliscano e riqualifichino spazi pubblici e verdi della città.

Lo scopo è infatti quello di sensibilizzare i cittadini al rispetto e alla cura dell’ambiente, rendendosi attori consapevoli di possibili soluzioni che permettano un cambiamento di prospettiva riguardo ai rifiuti, che verranno raccolti al fine di dare loro, ove possibile, nuova vita. In tal senso, il progetto prevede il coinvolgimento di attività della comunità locale, esperte nel riuso degli oggetti second hand e dei materiali da discarica, e di realtà associative di attivismo ambientale.

Contro l’indifferenza della comunità, HRYO ha scelto di agire concretamente.

Sabato 30 aprile si svolgerà il primo incontro di pulizia del progetto. L’appuntamento è in via Ugo La Malfa, incrocio con la via Enzo Biagi giorno alle ore 11.00. Guanti, sacchetti e buona volontà per cercare di lanciare un messaggio positivo in una città invasa dai rifiuti. ll valore aggiunto di Palermo Pura sta nella collaborazione con alcune associazioni ambientaliste, quali ad esempio il movimento cittadino Rifiuta Rifiuti.

“Gli abitanti della città di Palermo non hanno una responsabilità sociale stabilita per gli spazi comuni. Un tale approccio, amplificato dall’incapacità del governo regionale di utilizzare i rifiuti, porta a due processi pericolosi: aumento della quantità di rifiuti all’interno della città e tassi più elevati di insensibilità al problema tra le giovani generazioni”, spiega il direttore di HRYO, Marco Farina, che aggiunge: “Questo progetto mira a creare un senso di responsabilità sociale. La maggior parte degli spazi pubblici è piena di rifiuti in giro, con poca o nessuna considerazione da parte dei cittadini per cambiare la situazione. Progetti come quello di Palermo Pura possono  influenzare l’atteggiamento dei singoli.”

Per Andrea Cerasa e Matilde Buffa, fondatori del movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo, “è una guerra contro i rifiuti, ma soprattutto contro la mentalità dei nostri concittadini che se ne fregano di rispettare l’ambiente e la dignità di Palermo. Armiamoci di coraggio per dare un segnale a chi sbaglia tutti i giorni, avremo anche tempo per parlare con istituzioni, politici e società varie, ma oggi l’obiettivo è contrastare questi gesti ignobili a cui assistiamo tutti i giorni”.

Il lavoro manuale della raccolta dei rifiuti, dal 30 aprile a fine settembre, influenzerà non solo la percezione sociale degli spazi pubblici ma riunirà giovani e adulti con l’obiettivo di costruire una società più inclusiva, ricusando il pericoloso processo di standardizzazione sociale in base alla tipologia di lavoro.

Il 30 aprile, dopo un momento introduttivo nell’area di Terra Franca, un terreno confiscato alla mafia e affidato ad HRYO, sarà presentato il progetto e il relativo calendario delle attività, che comprendono incontri di pulizia (tre al mese in vari punti della città).

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