Palermo – Un bilancio dell’attività istituzionale degli ultimi anni perchè:”Chi svolge un mandato elettivo ha l’obbligo di rendicontare sul suo operato” – esordisce l’assessore ed esponente di Sicilia Civica Ecologista Giusto Catania in occasione dell’evento tenutosi a Villa Filippina, al quale hanno partecipato oltre 200 persone.
“250.000 metri quadrati di aree pedonali,120 chilometri di piste ciclabili ad esempio – prosegue Giusto Catania – . Queste cose le abbiamo fatto malgrado il Comune non avesse un solo euro da investire sulla mobilità sostenibile. Chi si limita a descrivere le difficoltà che vive Palermo non fa un buon servizio alla città e soprattutto dimostra di avere una pessima memoria. Palermo è una città che si è rimessa in cammino, dopo anni di immobilismo. Mi assumo tutte le responsabilità del governo di Palermo, sebbene la Sinistra sia stata solo una componente minima della giunta. Solo un assessore su undici.
Se in questi anni abbiamo fatto errori e non siamo riusciti a completare alcuni percorsi lo dobbiamo alla presenza di numerosi voltagabbana e alla pandemia, che ha messo in seria difficoltà il bilancio e l’organizzazione della macchina comunale.
Per fortuna oggi la situazione è diversa. L’assessore che erediterà le mie deleghe potrà contare su progetti definitivi e finanziamenti per oltre un miliardo di euro.”
“Nella scorsa tornata elettorale sul carro vittorioso di Orlando si sono imbucati personaggi che hanno cambiato casacca poco dopo e forze politiche che, già dall’indomani delle elezioni, hanno lavorato contro il programma di governo – conclude Giusto Catania. È stato eletto un Consiglio comunale che ha discusso una ventina di volte di ZTL, votando perfino una mozione di sfiducia contro di me, e ha lasciato marcire all’ordine del giorno, per oltre un anno, atti fondamentali per la vita della città quali il Piano Regolatore Generale e il Piano Urbano della Mobilità sostenibile.
Ho dato la mia disponibilità a candidarmi al Consiglio comunale, con la lista di Sinistra Civica Ecologista, per evitare un triste ritorno al passato, magari con le automobili in centro storico. Palermo deve guardare al futuro.Voglio impedire con tutte le mie forze che si smantelli la pianificazione, si distruggano i progetti e si perdano le risorse.”