Valeria grasso: “educhiamo alla legalità attraverso la musica”
Il grande evento d’intrattenimento dal carattere informativo-educativo, ideato da Unlocked Music Festival insieme alla testimone di giustizia, torna dopo tre anni nel segno della pace contro ogni dipendenza portando sul palco una legenda della musica elettronica, il dj scelto per celebrare i 25 anni dalla caduta del muro di Berlino
Trapani – Musica e legalità insieme in un luogo che profuma di storia ma guarda al futuro. Dopo due anni di stop, il prossimo 13 agosto al parco archeologico di Selinunte torna Musica & Legalità, il grande evento ideato da Unlocked Music Festival insieme a Valeria Grasso, testimone di giustizia e rappresentante del Ministero della Salute, che porta sul palco ormai da nove anni grandi artisti per affrontare attraverso il linguaggio universale della musica temi come la legalità, l’ambiente, la salute e la valorizzazione del territorio.
Per la nuova edizione del festival dalla doppia anima, un format d’intrattenimento dal carattere informativo-educativo, a salire sul palco sarà un’icona della musica elettronica mondiale: Paul Kalkbrenner. L’artista, che suonerà per la prima volta nella Sicilia orientale per l’unica tappa della sua estate sull’Isola, ha alle spalle migliaia di date nelle migliori piazze del pianeta ed è stato il protagonista del celebre film “Berlin calling”. Una leggenda della techno berlinese, tanto da essere stato scelto come guest dj in occasione dei festeggiamenti per i 25 anni della caduta del muro di Berlino, esibendosi davanti a mezzo milione di persone nella famosa piazza antistante la Porta di Brandeburgo.
I ticket sono in vendita su www.unlockedmusicfestival.com.
Ripartire dalle radici culturali del territorio per un domani, post pandemia, decisamente migliore è dunque l’obiettivo di Musica & Legalità che da anni diventa megafono e amplificatore di temi delicati, a volte scomodi, spesso non affrontati nei grandi palchi che si trovano di fronte un pubblico così giovane, dai 18 ai 35 anni, da sensibilizzare. “L’idea che portiamo avanti dal lontano 2013 è quella di affrontare determinati temi di rilevanza sociale insegnando alle nuove generazioni l’amore per se stessi, per gli altri e per ciò che li circonda” racconta Valeria Grasso. “Grazie a ospiti di alto profilo – prosegue – proviamo ad avviare percorsi di conoscenza sulla storia dei territori in cui questi giovani vivono. Cerchiamo di trasmettergli i valori della legalità applicata in ogni azione e comportamento quotidiano, stimolando la rinascita di un senso più generale di fiducia e relazione sociale reciproca”.
Trasformando il parco archeologico di Selinunte in un grande palcoscenico sotto le stelle, più “leggero” e informale rispetto ai tradizionali palchi istituzionali, si punterà tutto sulla sensibilizzazione che avverrà attraverso momenti artistici e musicali, ma anche narrativi. “Insieme a me sul palco saliranno imprenditori, figure istituzionali e dello spettacolo alternando interventi che avranno tutti uno scopo comune: per far capire ai giovani che il futuro è adesso e parte da loro” spiega ancora la testimone di giustizia. “L’ultima edizione di Musica e Legalità, tenuta nel 2019 proprio in questo meraviglioso parco, oltre ad essere stata supportata da tutte le istituzioni locali, ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute. È stato un tripudio”.
A fare da eco alle sue parole quelle di Mario Caputo, onorevole e deputato all’Assemblea Regionale Siciliana. “Sono molto contento che il progetto di Musica e Legalità riprenda dopo due anni di pandemia – spiega -. Si tratta di un evento importante per il suo tratto fondamentale di continua e ferma lotta dello Stato nei confronti della mafia. Questa manifestazione deve andare avanti, per questo ci auguriamo possa avere un buon successo e sia ancora una volta un buon momento di riflessione tra cittadini e istituzioni, nella memoria di chi ha dato il suo contributo per cambiare questa terra, impegnandosi nella vita e purtroppo alle volte sacrificandola. Grazie a una sinergia tra le istituzioni e le associazioni, il luogo diventa un simbolo: perché nel parco archeologico di Selinunte si possono coniugare sentimenti di libertà, respirando l’aria delle istituzioni e i sentimenti di una manifestazione che, anche grazie alla sua forma canora, si impegna nella lotta alla mafia. È fondamentale che questi momenti di riflessione e crescita sociale vengano ospitati negli spazi più importanti e belli della nostra Sicilia. Ringrazio il direttore del parco archeologico Bernardo Agrò e ringrazio anche l’assessore alla Cultura Alberto Samonà e tutti coloro che si sono adoperati per questa importante manifestazione”.