Monreale (PA) – Il valore religioso dell’acqua. Messaggio del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale in vista del Convegno“Aqua fons vitae:dalla Dottrina sociale della Chiesa alla regolazione del servizio idrico integrato”Organizzato dall’Arcidiocesi di Monreale in collaborazione con altri entinei giorni 22 e 23 marzo 2022 a Monreale.
«Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale saluta calorosamente Sua Eccellenza Mons. Michele Pennisi e tutti gli organizzatori di questo Convegno che affronta temi importantissimi per la Sicilia, per l’Italia, per il mondo intero.
Invito i partecipanti a riflettere al valore dell’acqua, al ruolo di questo prezioso liquido: per la vita sul pianeta Terra, per l’economia e il trasporto, per l’igiene, nella cultura e nell’arte, nelle religioni e nelle tradizioni, infine per la pace, pace di cui abbiamo terribilmente sete.
Al Dicastero è stato proposto di contribuire al Convegno con una riflessione sulla dimensione religiosa dell’acqua. Dall’acqua del battesimo all’acqua nel calice passando per l’acqua nella quale si immerge il cero pasquale durante la vigilia del sabato: l’acqua è un elemento fondamentale che accompagna la liturgia nelle nostre chiese, all’ingresso delle quali tradizionalmente è collocata un’acquasantiera. Proprio nel duomo di Monreale, poi, gli artisti che realizzarono i celeberrimi mosaici seppero rappresentare eloquentemente l’importanza dell’acqua all’inizio del Pentateuco, durante la creazione del mondo.
L’acqua, nella nostra religione, simboleggia la vita, giacché le acque “brulicano” di molteplici forme di vita al comando Divino. Simboleggia la purezza, la rigenerazione e la guarigione1: il fango con cui Gesù guarisce, il fiume che cura Naaman il siro. Spiega Aqua fons vitae (AFV), parafrasando le parole usate in occasione della benedizione dell’acqua, che questa segna la fine del peccato e l’inizio di una nuova vita. Attraverso l’acqua del Mar Rosso, Dio liberò Israele dalla schiavitù; nel deserto fece scaturire una sorgente per saziarne la sete. Con l’immagine dell’acqua viva i profeti preannunziarono la nuova alleanza2; Gesù adoperò lui stesso la metafora dell’acqua che disseta per definitivamente, parlando alla samaritana vicino al pozzo. L’elemento di vita può ovviamente anche evocare cose terribili: il diluvio sugli uomini malvagi e restii alla conversione al tempo di Noè, e il fiume di sangue (proprio quel Nilo che per gli egiziani era una divinità!) quale primo ammonimento rivolto al Faraone nell’Esodo.
L’acqua è un insostituibile ed utilissimo dono di Dio. Le sconfinate distese marine in perpetuo movimento ci esortano a pensare alla dimensione “originaria” dell’acqua. Questo perpetuo movimento – sotto forma di onde sinusoidali – si ritrova sulle facciate dell’antico sarcofago romano usato come tomba per Ruggero I il Conquistatore. La tomba detta “del tuffatore” (datata 5° secolo a.C.), poi, rappresenta un uomo che si inabissa nei flutti: come se il mare, per quell’artista della Magna Grecia, rappresentasse efficacemente un “passaggio” verso l’aldilà. Possano i mari immensi e così importanti per la nostra alimentazione, per la biodiversità e per gli equilibri climatici aiutarci a pensare a Dio che, costantemente, accompagna la sua creazione guidandone il corso e mantenendone l’esistenza, chiamandoci a una responsabile solidarietà con l’intero creato e tra dinoi3, una generazione dopo l’altra. Dio ha creato tutto ciò, noi non abbiamo “merito” per l’acqua4.
Facciamo dunque memoria di un’esortazione di papa Francesco risalente al 2018: «Vi invito a meditare sulla simbologia dell’acqua nelle principali tradizioni religiose»5. Tra le varie religioni, indubbiamente l’acqua è un punto possibile di ravvicinamento: «l’acqua è stata e viene ancora considerata come santa, collegata alle divinità e alla loro benevolenza. Il Nilo, il Gange e il pozzo di Zamzam sono esempi eloquenti, tra molti altri. E c’è molto spesso una fontana all’ingresso di un edificio religioso per la purificazione rituale»6. Dunque, è «particolarmente significativo che i credenti collaborino»7 sulle tematiche idriche: per il diritto umano all’acqua potabile e ai servizi igienici, per la lotta alle forme più gravi di inquinamento, per la disponibilità di acqua per gli agricoltori più in difficoltà, per il rispetto delle infrastrutture idriche da cui dipendono le popolazioni civili in caso di conflitto come lo prescrive il diritto internazionale, per la condivisione solidale e sostenibile delle risorse idriche.
L’incontro e soprattutto la relazione generano una potenziale vulnerabilità, è indubbio. Tessere legami comporta smantellare le nostre paure, accettare i nostri limiti e persino acquisire una migliore conoscenza di noi stessi. Ma, precisa l’esortazione post-sinodale Christus vivit, se «lo facciamo pensando al bene di tutti potremo realizzare la magnifica esperienza di mettere da parte le differenze per lottare insieme per uno scopo comune. Se riusciamo a trovare dei punti di coincidenza in mezzo a tante divergenze, in questo impegno artigianale e a volte faticoso di gettare ponti, di costruire una pace che sia buona per tutti, questo è il miracolo della cultura dell’incontro»8.
L’importanza dell’acqua e la sua necessità facilitano la comunità, la collaborazione.
L’enciclica Laudato si'(LS) evoca le «motivazioni che derivano dalla spiritualità al fine di alimentare una passione per la cura del mondo»9. Su questo si è molto riflettuto, per esempio, in occasione della recente quinta Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA 5), durante la quale numerose sessioni sono state dedicate alla saggezza di leader religiosi. Che le motivazioni più forti dunque ci accompagnino, ci aiutino a perseverare e ad adoperarci per la destinazione universale dell’acqua. Una tale collaborazione, poi, costituisce un contributo importante per la pace. La pace, una responsabilità costante di tutti, può dunque essere ricercata attorno al e a partire dal pozzo, fiume, bacino transnazionale e stretto di mare.
Prego assieme ai miei collaboratori affinché questo Convegno – che il Dicastero ha volentieri patrocinato – possa contribuire alla consapevolezza della grande sfida che attende la famiglia umana sull’acqua, e anche contribuire a definire e divulgare tempestivamente soluzioni efficaci» (Cardinale Michael Czerny S.J. Prefetto ad interim).
1 Cf. 2 Re 5,8- 14; Gv 5,2-4; Gv 9,6-11.
2 Cf. AFV, § 2.
3 Cf. AFV, § 3.
4 Cf. Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Acqua, un elemento essenziale per la vita. Impostare soluzioni efficaci, Contributo della Santa Sede al Forum mondiale dell’Acqua svoltosi a Marsiglia nel marzo 2012.
5 Francesco, Messaggio ai partecipanti alla Conferenza “la gestione di un bene comune: l’accesso all’acqua potabile per tutti”, svoltasi 1’8 novembre all’Università Urbaniana.
6 AFV, § 23.
7 AFV, § 18.
8 Francesco, Christus vivi, § 169.
9 LS,§216.
Giuseppe Longo