Due processioni domenica con S. Antonio Abate




Giarratana (Rg) – Riformulato il programma delle celebrazioni di Sant’Antonio abate a Giarratana la cui festa esterna, domenica scorsa, era stata rinviata a causa del maltempo. Sabato, alle 17,15, nella basilica omonima, ci sarà la recita del Rosario, alle 17,30 la celebrazione dei Primi vespri e, alle 18, la celebrazione eucaristica presieduta dall’amministratore parrocchiale, il sacerdote Salvatore Puglisi. Domenica 26 gennaio, giornata della nuova festa esterna, alle 9 ci sarà il giro per le vie cittadine del corpo bandistico Vincenzo Bellini. Alle 9,30 il suono delle campane delle chiese e lo sparo di colpi a cannone, alle 10,30 l’esecuzione di marce sinfoniche in piazza. Si prosegue alle 11 con la celebrazione eucaristica presieduta da don Puglisi. A mezzogiorno la tradizionale Sciuta del seicentesco simulacro di Sant’Antonio abate dalla basilica. Sarà portato a spalla in processione per le vie del centro storico, poi visita e preghiera dell’Angelus domini nella chiesa di San Bartolomeo apostolo e rientro della processione in chiesa Madre. Alle 15,30 giro per le vie cittadine del corpo bandistico ed esecuzione di marce sinfoniche davanti alla chiesa Madre. Alle 16 la tradizionale benedizione degli animali sul sagrato. Alle 17,30 la solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Puglisi. La processione vespertina interesserà le seguenti vie: corso Umberto I, via Archimede, via dei Vespri, via Verdi, via Vittorio Emanuele, via Andrea Costa, via Mercato, via Pirandello, via Pacini, via Costa, corso XX settembre, corso Umberto I, via Giovanni Bovio, via Cairoli, via Ruggero Settimo, via Verdi e rientro nella basilica di Sant’Antonio abate. Alle 20 la riposizione del simulacro di Sant’Antonio abate nella cappella e preghiera conclusiva. “Questo significativo momento è atteso con ansia dall’intera comunità di Giarratana – commenta il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, che ha sostenuto l’evento religioso dal punto di vista mediatico – siamo convinti che i devoti e i fedeli parteciperanno in maniera consistente per dare lustro a un appuntamento che affonda le radici nella tradizione più vera della comunità locale”.





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