Monitoraggio condizione persone “senza fissa dimora” e iniziative a loro sostegno nel territorio della provincia di Catania

Catania – Presieduta dalla Prefetta Maria Carmela Librizzi, riunione volta a monitorare la condizione delle persone “senza fissa dimora” presenti nel territorio della provincia di Catania, al fine di sviluppare le più efficaci azioni di intervento e sostegno.

All’incontro hanno partecipato il Vice Sindaco e l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Catania, nonché i rappresentanti di altri Comuni della provincia, della Città Metropolitana, della Curia di Catania e di Acireale, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, il Presidente del Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, il Direttore della Caritas di Catania, nonché i rappresentanti di altre Associazioni del Terzo Settore operanti sul territorio.

La Prefetta, al riguardo, ha sottolineato l’importanza dell’attività di ricognizione delle persone “senza fissa dimora” presenti nel territorio della provincia, richiesta anche dal Ministero dell’Interno, attesa la particolare rilevanza della tematica, sia sotto il profilo sociale che sotto il profilo delle politiche pubbliche di inclusione e sostegno.

La Prefetta ha dato evidenza dell’attenzione già in passato posta da questa Prefettura, d’intesa con le Associazioni del terzo settore e la Croce Rossa Italiana, sulla ricognizione in argomento, anche attraverso l’individuazione delle particolari fragilità fisico-sanitarie. All’esito di tale attività ricognitiva era stata redatta una specifica Carta dei Servizi, nella quale sono stati individuati i compiti di ciascuna associazione e i servizi a favore delle “persone senza fissa dimora”.

Tale ricognizione aveva evidenziato la presenza di circa 100 “persone senza fissa dimora” nel territorio del Comune di Catania, mentre numeri esigui nei restanti Comuni della provincia. Il monitoraggio attuale evidenzia che il dato è in aumento, con oltre 200 persone senza fissa dimora, considerando anche i nuclei familiari fuoriusciti da abitazioni dichiarati inagibili o i padri separati in difficoltà.

Attualmente sono disponibili, tra le Associazioni del terzo settore e il Comune, oltre 100 posti letto, tutti occupati, e occorre pertanto implementarne il numero al fine di fornire una risposta il più possibile esaustiva alla richiesta alloggiativa.

La Prefetta ha evidenziato il particolare e prezioso impegno delle Associazioni e Unità di strada, che svolgono un lodevole servizio di assistenza quotidiana nei confronti delle persone senza fissa dimora.

I rappresentanti delle Associazioni del Terzo Settore intervenute hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di individuare ulteriori immobili da destinare all’alloggio delle persone in questione presso il centro della città e dei paesi interessati e non in periferia, poiché il centro è più funzionale al loro reinserimento sociale. Quanto, invece, alle situazioni di alloggio temporaneo legato a situazioni emergenziali, quali l’emergenza freddo/caldo, è stata proposta l’apertura della Metropolitana di Catania o la destinazione di parte della Stazione ferroviaria, come avviene in altre città europee. Circa il reinserimento sociale delle persone “senza fissa dimora”, è stata evidenziata la necessità di individuare percorsi personalizzati, tenendo conto anche delle gravi difficoltà di tipo sanitario cui versano molti di loro.

L’Assessore del Comune di Catania ha manifestato la propria disponibilità ad effettuare una ricognizione di tutti gli immobili di proprietà del Comune, in vista della creazione di ulteriori dormitori dedicati alle persone “senza fissa dimora”; inoltre, nell’ottica del loro reinserimento sociale ha richiamato l’attenzione sull’esistenza di un protocollo firmato con il Dipartimento di Igiene Mentale dell’ASP di Catania per il recupero delle persone che presentano problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti e alcool, nonché problemi di natura psichiatrica.

Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania ha proposto di effettuare un’analisi che dia contezza delle diverse tipologie di persone “senza fissa dimora”, al fine di diversificare le linee di azione e creare così percorsi individualizzati, con la possibilità di istituire un pulmino che presti attività di soccorso per le strade della città, nonché di somministrazione di farmaci verso coloro che ne avessero bisogno. Inoltre, il rappresentante dell’ASP ha comunicato la prossima pubblicazione di bandi relativi al Terzo Settore volti alla costituzione di ambulatori dedicati alla povertà, gestiti da personale medico e dedicati a coloro che hanno difficoltà ad accedere alle cure sanitarie.

Il Capo di Gabinetto di Città Metropolitana di Catania ha segnalato l’esiguità del numero di immobili destinati alle persone “senza fissa dimora”, reputando necessaria la reperibilità di nuovi spazi da dedicare loro in tutto il territorio della provincia.

Il rappresentante della Curia di Acireale, responsabile dell’Unità di strada della diocesi di Acireale, segnala di avere fondato un’associazione denominata “Mai più soli” che opera per il recupero delle persone “senza fissa dimora” presenti nel territorio acese, volta a rendere tali soggetti economicamente autonomi mediante il loro impiego in attività lavorative e la concessione in affitto di alcuni immobili a disposizione di tale Associazione che si autofinanzia dal punto di vista economico.

Il Presidente del Comitato provinciale di Croce Rossa Italiana, rilevando le criticità legate alla scarsità degli alloggi cui ospitare tali persone, si è mostrata favorevole alla previsione di un pulmino che presti assistenza e soccorso, rappresentando, altresì, che le Unità di Strada della Croce Rossa sono dotate di un medico pronto a intervenire per qualunque necessità oltre che per la somministrazione di farmaci.

Il Prefetto, evidenziando che le criticità emerse nella riunione odierna hanno riguardato, principalmente, la carenza di soluzioni alloggiative per le “persone senza fissa dimora” e le gravi problematiche di tipo sanitario, ha proposto in primis di effettuare una ricognizione di tutti gli immobili presenti nel territorio della Provincia di Catania, che comprenda anche quelli confiscati alla criminalità organizzata, nonché quelli nelle disponibilità delle curie, al fine di avere un quadro completo e attuale della situazione. Sulla necessità di avere a disposizione dei locali che possano fungere da alloggio temporaneo in situazioni emergenziali, saranno assunti contatti con i referenti di Fce e RFI per l’apertura della Metropolitana e della Stazione di Catania in occasione di eventi climatici di particolare gravità.

Quanto alle problematiche di tipo sanitario, il Prefetto ha proposto all’ASP di istituire un pulmino che si occupi di svolgere un servizio di tipo assistenziale con medico, che abbia la duplice funzione di comprendere le varie tipologie di disagio delle persone “senza fissa dimora” e di individuare il percorso individuale più adatto a ciascuna di loro.

Infine, la Prefetta, reputando necessaria l’integrazione della Carta dei Servizi redatta nel 2023 dal Comitato provinciale di Croce Rossa Italiana e dalle altre Associazione del Terzo Settore e contenente le linee guida per il contrasto alla marginalità estrema, ha rinviato le parti ad un nuovo incontro da svolgersi all’esito delle attività di ricognizione sugli immobili del territorio della Provincia e di revisione della Carta succitata, al fine di analizzarne gli esiti e adottare le soluzioni più efficaci.

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