Il segno grafico di Ossi Czinner e Edoardo (Dado) Belgrado

Mariano del Friuli (GO) – Sarà inaugurata a Mariano del Friuli, nella Sala Polifunzionale “G. Silvestri”, lunedì 16 dicembre, alle ore 18.00, la mostra dal titolo: Il segno grafico di Ossi Czinner e Edoardo (Dado) Belgrado. Presentazione del Prof. Franco Morellato e del Dott. Davide Sartori.

Sala Polifunzionale “G. Silvestri” Piazza Municipio Mariano del Friuli (GO)

Info:

Evento gratuito. La mostra rimarrà aperta dal 16 al 23 dicembre.

Apertura mostra nei giorni: 1819212223 – ore (10.30 – 12.30). Giorni 20 e 21, ore (17.00 – 19.00).

Franco Morellato

Franco Morellato è nato a Monfalcone (Gorizia). Dottore in Filosofia, Programmatore Elettronico, Perito Meccanico, ha frequentato la Scuola triennale di Teologia per laici. Professore di Materie Umanistiche negli istituti secondari con l’insegnamento contestuale di storia dell’Arte e commissario agli esami anche in materie artistiche. Docente di Psicologia nell’Unità Sanitaria Regionale, docente nelle Università della Terza Età, scrittore e filosofo analista. Ha reso pubblici: “L’immagine valutativa di sé in una prospettiva interazionistica”, “Monfalcone e la storia del suo territorio”, “II decimo amante”, “La O di Zen”, “Zen’s O”, “Percorso di autobiografia Filosofico-analitica”, “Radio Trieste mia”, “Viaggio dentro di noi”. Ha sceneggiato e rappresentato lavori teatrale. Curatore di mostre e cataloghi diartisti: “L’europa di Ossi Czinner”, “Il mondo di Dado Belgrado”.

Davide Sartori

Il dottore magistrale in Storia dell’Arte Davide Sartori è nato a Palmanova, in provincia di Udine, il 20 marzo 1998. Nel 2020 consegue la laurea triennale in Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Udine con una tesi dal titolo Gaspare Negro: un pittore veneto in Friuli nel Cinquecento. Nel 2022 consegue la laurea magistrale in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Udine con una tesi dal titolo Disegni e progetti di Giorgio Massari tra Venezia e la terraferma. Nel 2022 inizia la sua collaborazione in qualità di ricercatore con l’Associazione Scientifica Palazzo Cappello di Venezia e Fontaniva, ruolo che ricopre tuttora. Dal 2023 è specializzando in beni storico-artistici presso l’Università degli Studi di Udine. Nel 2023 ottiene l’incarico per il Censimento delle architetture contemporanee in Friuli dal 1945 ad oggi, progetto portato a compimento in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Udine, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli – Venezia Giulia e il Ministero della Cultura. Nel 2024 ottiene dall’ Ente Regionale per il Patrimonio Culturale l’incarico di catalogazione di 108 disegni dell’architetto Raimondo D’Aronco conservati presso le Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo a Udine. Dal 2024 ricopre il ruolo di Assessore alla Cultura e all’Istruzione nel Comune di Castions di Strada, in provincia di Udine.

Ossi Czinner “artista, grafica e scultrice mitteleuropea”

Nata nel 1924 a Vienna da Max Czinner, un ricco banchiere ebreo e da Leopoldina, una colta nobildonna austrica, Ossi Czinner era anche nipote del grande regista espressionista Paul Czinner. I suoi genitori si trasferirono a Trieste per motivi di lavoro. Dotata di molto talento artistico, diventa allieva dello scultore Marcello Mascherini e, proprio tramite lui, conosce il pittore Federico Righi, che per trent’anni diventerà il suo compagno di vita. I genitori di Ossi, nella speranza di spezzare il legame tra la figlia ed un uomo maturo, la inviano a Roma. Bella e dotata di forte personalità, Ossi non passa inosservata. Pare, che nel periodo romano Guttuso le facesse la corte e l’attore Gian Maria Volonté le abbia addirittura fatto una dichiarazione di matrimonio. Dopo alcuni anni si trasferisce con Righi a Saciletto di Ruda, nella cinquecentesca villa dove condivideranno arte e amore. In essa espongono artisti del calibro di Chagall, Picasso, Mirò, Pizzinato, De Chirico e molti altri. Ossi passa gli ultimi anni in completa solitudine. Si è spenta all’età di 89 anni, il 28 agosto 2014.

Edoardo (Dado) Belgrado

Edoardo Dado Belgrado nasce a Udine il 25 maggio 1919, figlio di un decoratore, fin da giovane, partecipa ai lavori di restauro nelle ville venete. A Venezia frequenta il Liceo Artistico, l’Accademia di Belle Arti e la Facoltà di Architettura. Successivamente collabora con Marcello D’Olivo e assieme realizzano a Trieste il Villaggio del fanciullo. Nel 1953 parte per il Brasile, si ferma a Campinas e scopre così luoghi meravigliosi, ancora vergini e sconosciuti, messi in pericolo dalla deforestazione. Da allora le macchine e le farfalle sono i leit-motiv dei suoi disegni e della sua pittura, giustamente definita metafisica e meccanicistica. Viaggia in Cina, rientra in Brasile e poi in Italia. Realizza una cartella di grafica intitolata Viaggio fantastico nelle Acciaierie Pittini esposta a Passariano nel 1980. Nel 1987, a Villa Florio di Buttrio, partecipa a una mostra intitolata La fabbrica immaginata. Nel 1991 viene invitato per una nuova mostra a Campinas, dove ha lasciato un indelebile ricordo, e negli anni successivi prosegue nella sua ricerca pittorica. Muore a Udine il 20 aprile 1999.

Ph. Milano Piazza del Duomo con don Chisciotte (Ossi Czinner).

Giuseppe Longo

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