Catania – Il giornalista Lucio Di Mauro, è il nuovo presidente della sezione provinciale dell’Ucsi di Catania. E’ stato eletto al termine della prima riunione del nuovo consiglio provinciale, dopo l’assemblea elettiva dei soci avvenuta nella sala conferenze del centro “Casa Betania”. L’assemblea è stata aperta dal consigliere nazionale dell’Ucsi Gaetano Rizzo, commissario “ad acta” dalla riflessione spirituale di don Giuseppe Longo, consulente ecclesiastico dell’Ucsi Sicilia e dalla relazione del presidente uscente Giuseppe Adernò. All’assemblea hanno partecipato il presidente del Collegio Garanti dell’Ucsi Antonio Foti, il presidente dell’Ucsi Sicilia Domenico Interdonato, il tesoriere Angelo Di Tommaso.
Nel corso dell’assemblea è intervento l’ex presidente regionale Giuseppe Vecchio, il quale ha sottolineato alcuni aspetti burocratici che, secondo lui, non sono stati seguiti. I lavori sono stati conclusi con l’intervento del segretario nazionale Ucsi Salvatore Di Salvo. L’assemblea ha poi eletto, per acclamazione il nuovo consiglio provinciale per il quadriennio 2024/2028. Del consiglio faranno parte Enzo Caruso vicepresidente, Antonella Guglielmino, segretaria, Giuseppe Di Bella tesoriere, Gianluca Virgillito responsabile comunicazione e ufficio stampa, Marcello Strano, Alessandra La Farina, Sandro Gaglio e Mimma Cucinotta. Il nuovo direttivo Ucsi Catania punta a proseguire l’intensa attività formativa avviata dal presidente uscente Giuseppe Adernò offrendosi come punto di riferimento per quanti vogliono “comunicare con il cuore”, soprattutto per i giovani che si affacciano al giornalismo come servizio. “Spero di poter continuare il percorso che ha fatto in questi anni e in modo egregio – ha detto il neo presidente Lucio Di Mauro – dal preside Giuseppe Adernò. Il mio obiettivo è esercitare un ruolo di nuova responsabilità con la vicinanza umana di sempre, ben sapendo qual è il mio mandato, che definisco una missione condividendo i percorsi e la missione dell’Ucsi”. Lucio Di Mauro figura di spicco nel panorama del giornalismo catanese, si è distinto non solo per la sua competenza in ambito ecclesiale, ma anche per il suo contributo in diversi settori come l’arte, la cultura e lo spettacolo.