“Studente disabile senza assistenza igienico-personale: una sfida all’inclusione scolastica”

Palermo – In una scuola secondaria di secondo grado di Palermo, emerge un caso che mette in luce le criticità del sistema di inclusione scolastica per gli studenti con disabilità. Nonostante l’anno scolastico sia iniziato a settembre, il ragazzo con disabilità grave (articolo 3 comma 3) si trova ancora privo dell’assistenza igienico-personale necessaria, con gravi ripercussioni sul suo diritto allo studio e alle pari opportunità.

La situazione ha costretto la madre dello studente a rimanere nelle vicinanze dell’istituto scolastico, pronta a intervenire per aiutare il figlio durante la merenda o per accompagnarlo in bagno in caso di necessità.

La situazione appare ancora più paradossale considerando che la documentazione relativa al Piano Educativo Individualizzato è stata debitamente compilata e inoltrata alla Città Metropolitana di Palermo nei tempi previsti. Nonostante ciò, la figura dell’assistente igienico-personale non è stata ancora assegnata allo studente.

Questa situazione mette in evidenza le lacune nel sistema di supporto agli studenti con disabilità e solleva interrogativi sulla tempestività e l’efficacia delle procedure amministrative. L’assenza di un assistente dedicato non solo compromette l’autonomia dello studente, ma ostacola anche il suo pieno inserimento nel contesto scolastico e sociale.

È pertanto necessario un intervento urgente da parte delle autorità competenti per garantire che tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro condizioni, possano godere pienamente del diritto all’istruzione in un ambiente inclusivo e supportivo.

In questo contesto, ACA Sicilia, un’associazione che rappresenta gli operatori Asacom e le famiglie coinvolte nell’integrazione scolastica, si impegna a dialogare con le istituzioni pubbliche e i soggetti privati coinvolti nella gestione dei servizi di integrazione per garantire una maggiore inclusività.

Il presidente Giuseppe Cataldo sottolinea l’urgenza di rafforzare le misure di tutela, spesso precarie, affinché l’inclusione scolastica, spesso promessa ma raramente realizzata, possa finalmente diventare una realtà concreta per tutti gli studenti.

Giuseppe Cascino

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