Catania – Un’interrogazione con richiesta di risposta urgente scritta sui presidi ospedalieri catanesi “Ascoli” e “Tomaselli”, di proprietà dell’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e alta specializzazione “Giuseppe Garibaldi”.
A presentarla è il deputato all’Assemblea Regionale Siciliana Giuseppe Zitelli, insieme al capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Assenza, a seguito dell’articolo pubblicato dal quotidiano “Live Sicilia” nella giornata del 6 novembre.
“Ho appreso con sgomento – afferma il parlamentare, segretario della Commissione Salute, Servizi sociali e Sanitari – delle condizioni di totale degrado in cui versa la struttura in via Passo Gravina e della mancata rimozione dei rifiuti biologici che non sono stati mai trattati secondo le normative di settore: dal resoconto giornalistico emerge che non vi siano soltanto referti radiologici, cartelle cliniche e apparecchiature, ma anche feti abortiti e resti umani”.
“Ciò che più inorridisce – prosegue – è l’accesso indisturbato di ragazzini che entrano nella struttura in cui sono disseminati embrioni, organi e ossa umane”.
Particolari raccapriccianti che, insieme al pericolo sanitario, raccontano una storia di abbandono, iniziato nel 2009, su cui l’onorevole Giuseppe Zitelli chiede notizie immediate al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore alla Salute Giovanna Volo.
“Da quanto si apprende – spiega il deputato regionale – sembrerebbe che, a causa dello stato in cui versano gli immobili che necessitano di interventi manutentivi, non sia stato possibile, a oggi, utilizzarli”.
Come racconta Giuseppe Zitelli, nel 2005 è stato inaugurato e avviato all’esercizio di attività sanitaria il presidio ospedaliero “Nesima” quale struttura funzionale e di proprietà dell’ARNAS “Garibaldi” di Catania che avrebbe progressivamente assorbito reparti, personale e attrezzature dei presidi “Ascoli” e “Tomaselli”.
Nel 2013, inoltre, la Regione Siciliana sottoscrisse un protocollo per la nascita di una cittadella giudiziaria all’interno dell’ex ospedale e, nel 2018, l’allora presidente Nello Musumeci siglò un accordo con l’azienda “Garibaldi”, proprietaria della struttura, per la costruzione di un centro direzionale.
Durante il periodo del COVID, il giardino che lambisce il nosocomio venne utilizzato per effettuare i tamponi.
“Chiedo al presidente e all’assessore al ramo – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – di verificare quali iniziative abbia messo in campo l’ARNAS ‘Garibaldi’ di Catania all’atto del trasferimento dei reparti dall’ospedale ‘Ascoli Tomaselli’ al presidio ospedaliero di Nesima, valutando inoltre se le azioni di vigilanza e monitoraggio dei luoghi interessati siano state costantemente eseguite e se siano stati adottati i provvedimenti di competenza da parte dei responsabili degli uffici preposti”.