Firrincieli: “sulla Ragusa-Catania e sulla variante ferroviaria il racconto non rispecchia quello che e’ davvero accaduto”

Ragusa – “La lunga relazione del sindaco, commentata nell’ultima seduta di consiglio comunale, ha caratterizzato buona parte dei lavori in aula e si presta a diverse chiavi di lettura. Per quanto mi riguarda, a parte rilevare che si tratta di un semplice diario di bordo, ho messo in evidenza alcuni aspetti legati alla questione infrastrutturale”. Lo dice il consigliere comunale dei Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, che aggiunge: “Non dobbiamo dimenticare la genesi del tragitto ferroviario Ragusa-Comiso-aeroporto-Vizzini perché in un passaggio si lascia intendere che il comitato avviato dall’amministrazione abbia avuto l’iniziativa di promuovere questo tragitto alternativo al Ragusa-Giarratana-Monterosso-Vizzini che, attraverso il futuro Parco degli Iblei, avrebbe potuto procurare un disastro ambientale non da poco. La nuova proposta, invece, era stata lanciata nel 2022 dal vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera dei deputati, l’on. Paolo Ficara (m5S) che aveva accolto le istanze della Cub trasporti e di Legambiente Ragusa. Erano, allora, intervenuti i portavoce locali dei Cinque Stelle e quelli alla Camera si erano adoperati per fare in modo che la proposta potesse trovare attuazione. Ed è notizia di questi giorni che i cantieri per la tratta ferroviaria in questione saranno avviati nel prossimo futuro in quanto già previsti negli investimenti di Rfi. Un risultato, dunque, che nel caso, va condiviso equamente tra tutte le parti in causa. E non ci sembra che il sindaco, pur citando l’opera in questione nella sua relazione, ne abbia fatto menzione, anzi lascerebbe intendere che iniziativa e futuro risultato portino solo la sua paternità”.

“Ma l’altro aspetto più grave, extra relazione annuale – ancora Firrincieli – riguarda la Ragusa-Catania. Non si può proprio sentire, per amore della verità, il sindaco che si prende meriti proprio in ordine a questa infrastruttura. Perché era stato proprio lui, quando il ministro Toninelli lanciò l’idea del pedaggio gratuito con investimento di fondi statali, a contrapporsi, chiedendo piuttosto che si proseguisse con il project financing che avrebbe determinato il pagamento di un pedaggio con cifre da 14 a 18 euro per gli automobilisti, in generale per i cittadini ragusani che sarebbero rimasti penalizzati nei frequenti spostamenti verso il capoluogo etneo. Noi, come Movimento 5 Stelle, presenti qui sul territorio, invece favorivamo quella soluzione, poi adottata, che avrebbe visto l’opera di importanza strategica per il territorio diventare pubblica. Di tenore diverso, invece, l’atteggiamento del sindaco che, insieme a stakeholder, sindacati e ai rappresentanti di altri partiti che allora non erano al governo, ingaggiò un vero e proprio braccio di ferro con l’allora presidente del Consiglio dei ministri Conte. Fortunatamente, poi, da parte del governo, ci furono successivamente dei tavoli grazie a cui l’opera da una dimensione privata ed incerta divenne pubblica e, come oggi si può vedere, una realtà. Ma questo accadde in una fase successiva perché, in un primo momento, la scarsa lungimiranza politica del sindaco lo aveva posto in una condizione di segno contrario a quella del Movimento 5 Stelle nazionale e dei suoi rappresentanti locali. Ecco perché, come nel precedente caso, parliamo di genesi degli eventi dando onore alla verità. Una considerazione finale. Il nostro movimento ci ha sempre visto lungo, ha sempre guardato ai cittadini e all’interesse del territorio e dei territori. Ha formalizzato richieste importanti che, oggi, a livello infrastrutturale ci consentono di guardare avanti con una prospettiva più importante”.

Qualis eligere