Palermo – La Polizia di Stato di Palermo ha eseguito un fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I poliziotti delle Squadre Mobili di Palermo ed Agrigento, nonché della locale articolazione del Servizio Centrale Operativo, hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di un cittadino egiziano ritenuto responsabile, con altri indagati in corso di identificazione, di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nella forma aggravata.
Il provvedimento restrittivo, eseguito in provincia di Milano, è stato adottato nell’ambito di una complessa attività d’indagine, avviata dai citati Uffici Investigativi e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, concernente un presunto sodalizio criminale, a carattere trasnazionale, dedito al traffico di migranti, prevalentemente di nazionalità egiziana. Tale network si avvarrebbe del supporto operativo di alcuni trafficanti sedenti in Libia in qualità di gestori delle safe house dove i migranti vengono reclusi, torturati e destinati al successivo trasferimento verso le coste italiane, previo pagamento della quota dovuta.
In tale contesto sarebbero emerse le gravi responsabilità a carico dell’odierno indagato, il quale avrebbe organizzato, in maniera seriale e per motivi di lucro, il viaggio illegale di un numero indefinito di suoi connazionali, partiti dall’Egitto e giunti a Lampedusa a far data dal 2022.
Nei medesimi approfondimenti investigativi si è appurato, inoltre, che il costo del singolo viaggio per l’Italia ammonterebbe a circa 11.000 euro, prezzo che poteva essere scontato in ragione dell’amicizia col favoreggiatore.
In tale ampia cornice investigativa, l’esecuzione del citato provvedimento restrittivo è avvenuta contestualmente all’operazione condotta dalla Polizia di Stato nel capoluogo lombardo e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano nei confronti di altri dieci egiziani, ritenuti responsabili dei medesimi reati.
Quest’ultimo provvedimento, adottato dalla Procura meneghina, accoglie gli esiti di una parallela attività investigativa avviata su un gruppo criminale attivo nell’hinterland milanese, che gestirebbe i trasferimenti degli egiziani che arrivano in Europa.
Le responsabilità emerse nei confronti dell’odierno indagato sono indiziarie e fondate sulle attuali risultanze investigative, significando che la piena responsabilità penale per i fatti indicati sarà accertata in sede di giudizio definitivo.