Bruxelles – “È imperativo che le istituzioni nazionali ed europee lavorino in sinergia per rafforzare i sistemi di prevenzione e mitigazione del rischio di disastri naturali. La crisi climatica, che rende via via più intensi e frequenti fenomeni estremi, ci riguarda oggi, e non può più essere affrontata come una minaccia futura: la gravità della situazione e la portata delle sue conseguenze bussano alla nostra porta. È arrivato il momento di prenderne atto ad ogni livello istituzionale e politico, trattando la crisi come una crisi”.
Queste le dichiarazioni di Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologia nella Segreteria del PD e MEP S&D, in occasione della Giornata Internazionale per la Riduzione del Rischio dei Disastri Naturali.
“Chi oggi parla di adattamento dei territori ma attacca il Green Deal pensa di poter curare una ferita senza estrarre il pugnale che l’ha provocata, fingendo di non sapere che solo politiche lungimiranti e interventi strutturali possono far fronte a una crisi che tocca ogni aspetto delle nostre vite. Questa ricorrenza rappresenta un’importante occasione per riflettere sull’urgenza di mettere in campo una azione duplice e coordinata: proteggere, da un lato, i territori e le comunità, sempre più vulnerabili a fenomeni come alluvioni, frane, siccità e incendi e, dall’altro, operare per la decarbonizzazione di economia e società e per la salute e salubrità dell’ecosistema”, ha aggiunto l’Eurodeputata.
Il rapporto ISPRA sul dissesto idrogeologico ha evidenziato un incremento significativo della superficie nazionale potenzialmente soggetta a frane e alluvioni, con quasi il 94% dei comuni italiani a rischio, e oltre 8 milioni di cittadini che risultano residenti in aree ad alta pericolosità.
Corrado richiama l’attenzione sull’importanza di coinvolgere tutti i settori della società in questo processo, dal governo ai cittadini, passando per il mondo delle imprese, il settore della ricerca e le ONG.
“Non possiamo più permetterci di trascurare il legame tra la conversione ecologica e la riduzione dei rischi di disastri naturali. Investire in un’economia verde e circolare, sviluppare infrastrutture resilienti e migliorare la gestione del territorio sono passaggi fondamentali per garantire un futuro sicuro e sostenibile per le nostre comunità oggi e per le generazioni future”, ha poi concluso.