Per Dhebora Mirabelli e Riccardo Damiano, presidente e vicepresidente di Confapi Sicilia: «Gravi le conseguenze per il tessuto produttivo locale»
Palermo – Devastante sulle imprese locali l’impatto che sta generando l’interdizione dal transito dei mezzi pesanti, veicoli con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate lungo il tratto dell’autostrada A20 Messina-Palermo, compreso tra lo svincolo di Patti e lo svincolo di Brolo, in entrambe le direzioni di marcia. Una situazione che coinvolge anche il transito ai mezzi pesanti sulla Strada Statale 113, rendendo di fatto impossibile per il trasporto pesante – compresi carburanti, forniture alimentari, prodotti freschi e tutte le altre merci trasportate su camion – raggiungere le destinazioni nelle aree interessate.
Un provvedimento deciso con ordinanza numero 124/2024 dal Consorzio per le Autostrade Siciliane che ha disposto la chiusura, con decorrenza dalle ore 7:00 del 23 settembre e fino a cessata esigenza, per consentire urgenti lavori di manutenzione della galleria situata lungo quel tratto autostradale.
Impossibile restare in silenzio, impossibile che lo faccia Confapi Sicilia attraverso la Presidente Dhebora Mirabelli, e il Vicepresidente Riccardo Damiano.
«Una misura, seppur comprensibile per ragioni di sicurezza, che comporta insostenibili e gravi disagi logistici per le aziende del territorio che devono ricevere o inviare merci su trasporto gommato, soprattutto nei territori tra Patti e Cefalù, affrontando percorsi molto più lunghi. In particolare, i mezzi pesanti sono costretti ad attraversare tutta l’isola, percorrendo circa 450 km al posto dei consueti 20 km, con un conseguente aumento di tempi e costi di trasporto».
Una situazione che chiama in causa la ragione e che, a differenza di tante denunce, porta anche delle proposte, frutto di valutazione rispetto ai gravi disagi che tutto ciò causerà, da parte di Confapi Sicilia e delle le imprese associate, che si appellano alle autorità competenti, prima di tutto alla Prefettura, affinché vengano individuate soluzioni alternative.
«Quello che proponiamo – affermano Dhebora Mirabelli e Riccardo Damiano – è la possibilità di consentire il transito degli autotreni in determinate finestre orarie, ad esempio due ore la mattina e due ore il pomeriggio, su corsia unica, come già avviene per il tratto Brolo-Patti. Questa soluzione consentirebbe di conciliare l’esecuzione dei lavori con la necessità di mantenere operative le attività economiche della zona, evitando la paralisi del traffico e degli approvvigionamenti. Pur comprendendo l’urgenza dei lavori di ripristino delle gallerie, riteniamo che una sospensione temporanea dei lavori autostradali, per consentire il transito ai mezzi pesanti durante specifiche finestre orarie, rappresenti un compromesso ragionevole. Questo permetterebbe alle aziende di continuare a operare, seppure con qualche disagio, senza tuttavia bloccare completamente il flusso di merci fondamentali per l’economia locale».
Un invito, quello che rivolgono alle parti coinvolte la presidente e il vicepresidente di Confapi Sicilia, che fa proprie le esigenze delle aziende che rappresentano e di cui l’organizzazione si prende cura, sottolineando l’urgenza di una situazione che, se non risolta, avrà senza ombra di dubbio ripercussioni economiche e sociali gravi per le imprese del territorio. Nessun comparto, nessun territorio, nessuna regione possono permetterselo. Tanto meno la Sicilia.