Consiglio comunale.Campo: “Da un Consigliere accuse grigie e sempliciotte che nascondono intenzionale disconoscimento del mio lavoro all’Ars”




Ragusa – “Ho assistito di presenza alla riapertura dei lavori del Consiglio comunale dopo la chiusura estiva. E sarà forse stato questo mio essere in Aula, fra il pubblico, che probabilmente ha sollecitato uno dei consiglieri comunali nel dedicare il proprio intervento per attaccare la deputazione regionale. Ovviamente, ha preferito non fare esplicitamente nomi, tuttavia disquisendo delle tematiche è risultato evidente che il suo attacco era rivolto principalmente alla sottoscritta. Addirittura, è arrivato al punto di accusarmi di aver operato, in sede di variazioni finanziarie, per l’elargizione di contributi per tornaconto elettorale, sol perché mi sarei battuta per sostenere associazioni e organizzazioni culturali e sociali della nostra Città, senza invece rivolgere attenzione all’emergenza idrica o abitativa”. Lo evidenzia la deputata regionale Stefania Campo dopo i lavori del civico consesso. “Un’accusa, ovviamente, grigia e sempliciotta, che viene fuori dall’ignoranza, o, forse, sarebbe meglio dire dall’intenzionale disconoscimento, del mio lavoro all’Ars in favore della nostra Città. Ma, d’altronde, ogni volta che mi sono battuta per far arrivare risorse economiche su Ragusa, l’amministrazione comunale e la maggioranza che la sostiene ha sempre ignorato tale impegno e, soprattutto, i risultati raggiunti. Questo è accaduto quando con l’assessore Giuffrida, e personale tecnico comunale, abbiamo interloquito con gli Uffici della presidenza del Consiglio dei ministri, governo Conte, per ottimizzare la procedura da 18 milioni di euro inerente la metropolitana di superfice. Oppure in tutte le occasioni in cui ci siamo ritrovati in pochi, se non da soli, a dover difendere il contributo della Legge speciale su Ibla, strappando annualmente il milione e mezzo di euro dalle mani di chi desiderava destinarlo ad altri. È sicuramente intenzionale il non voler ricordare il finanziamento di 100 mila euro che l’anno scorso, grazie a me, è stato destinato all’assessorato ai Lavori pubblici su esortazione dell’assessora Adamo per la sistemazione di alloggi popolari di pertinenza comunale; è intenzionale il non voler ricordare il mio impegno per l’ottenimento dei 2 milioni di euro per i lavori al Teatro Concordia, premurandoci in quella specifica occasione, e in fase di rimodulazione dei fondi comunitari, di rapportarci con il Comune e lo stesso assessore Giuffrida in maniera di avere contezza dei progetti già esecutivi. Non si vuole poi riconoscere alla sottoscritta, e questa è malafede, il progetto di accessibilità al mare, frutto di un lungo lavoro e di un finanziamento di 100 mila euro al Libero consorzio comunale di Ragusa, e, a quanto pare, nemmeno le azioni parlamentari per la rimozione dell’amianto o per la pulizia delle nostre coste dai rifiuti. Appare veramente strumentale questo attacco nei miei confronti visto che è proprio grazie a me che il Comune di Ragusa ha usufruito dei fondi necessari, ben un milione e mezzo di euro, per l’acquisto di Villa Ottaviano in via Dandolo per l’allocazione della delegazione comunale a Marina e la realizzazione di quello spazio pubblico, culturale e sociale che tanto serve alla nostra Mazzarelli. Senza dimenticare che sono stata proprio io a far mettere a bilancio alla Regione Siciliana altri 450 mila euro per l’acquisto della ex Standa, finalizzandoli all’ampliamento dell’attuale e prestigioso Museo archeologico ibleo e alla realizzazione dell’ingresso principale direttamente su via Roma, fondi fra l’altro persi perché non si è agito tempestivamente. Potrei, addirittura, continuare con ulteriore elencazione di risorse e obiettivi, ma ovviamente finirei per dare troppa importanza alle accuse maldestramente rivoltemi. Ci tengo, invece, a chiarire che stavolta la mia attenzione di parlamentare l’ho voluta rivolgere a quelle organizzazioni che da anni si occupano del nostro territorio con importanti e costanti opere meritorie. A volte sostenute dalle istituzioni, altre volte in silenzio, magari senza troppo far pesare le proprie difficoltà organizzative, relazionali e di rapporto con la Città stessa. La vacuità di questa accusa fra l’altro sta proprio nei fatti: quante volte si potrebbe dire la stessa identica cosa nei confronti di un assessore o di un altro? Nei confronti di un sindaco o di un ente pubblico? Ma non mi sono mai permessa di scendere così in basso, e mai mi permetterò di accusare di doppi fini e scambio i tanti operatori del sociale, della cultura e della promozione del territorio che, letteralmente, si sbracciano per tenere a galla manifestazioni trentennali, rassegne culturali e tanto altro che tiene – fortunatamente – viva la nostra Città proprio mentre l’amministrazione comunale latita o, confusamente, opera a macchia di leopardo, cercando di mettere toppe su d’un tessuto sociale oramai mal governato e per niente ascoltato. Ecco perché il finanziamento alle varie organizzazioni ragusane di questa estate, non è una elargizione qualsiasi, ma è un riconoscimento allo straordinario lavoro che fanno. È il riconoscimento del loro stesso contributo alla vita culturale, sociale e pubblica della nostra Città. Non c’è, e mai ci sarà, alcuno scambio perché non ne abbiamo bisogno. La Città sa chi ha lavorato per il bene pubblico e collettivo e chi invece sta evidentemente cercando di fare esattamente l’opposto, favorendo privati e consorterie, aziende ben ammanicate e cordate di veri e potenti imprenditori. Continueremo a finanziare le associazioni culturali, che sono le stesse identiche associazioni che finanzia il Comune di Ragusa, e questa cosa non dovrebbe essere vista come una diminutio. Stiamo cercando di implementare i loro fondi e le attività di queste associazioni per dare loro un richiamo turistico nazionale, per potenziare le attività sul territorio, dare visibilità, fare pubblicità e consentire loro di acquistare nuove attrezzature. Gli amministratori locali dovrebbero lavorare in modo collaborativo per il bene della comunità, invece di farsi guidare da sentimenti di invidia o rivalità. Il fatto che un contributo sia stato già stanziato dalla Regione non dovrebbe essere un pretesto per ridurre o eliminare il supporto a livello comunale. Noi del Movimento 5 Stelle – da sempre – stiamo proprio dall’altra parte: dalla parte di chi non ha santi in paradiso”.



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