La visita dell’assessore regionale all’Agricoltura è l’occasione per parlare di siccità: “Stanziati fondi per i laghetti aziendali”
Milo (Ct) – Il format ViniMilo approvato dal Master of Wine Pietro Russo: “Eccezionale esempio di coesione territoriale”.
Le sperimentazioni sui “vitigni gioiello” dell’Etna, serbatoio di geni per fronteggiare cambiamenti climatici e parassiti.
Premio alla più bella etichetta a Barone di Villagrande, seconda Al-Cantara, terza Maria Papa
Oltre 600 winelovers alle degustazioni infrasettimanali (alcune sold out con oltre 80 iscritti), 50 relatori, 200 etichette esplorate da sommelier e assaggiatori cui si aggiungono le migliaia di visitatori che, nel primo weekend di ViniMilo 2024, hanno gremito la piazza Belvedere con gli stand gastronomici, l’Enoteca all’aperto e la terrazza del Municipio con l’angolo dedicato ai vini di Milo.
Sono i numeri eccezionali della prima settimana di eventi di ViniMilo, 44/a edizione della manifestazione organizzata dal Comune e dalla Proloco di Milo e che, crescendo, ha cambiato identità e “missione”: quella di comunicare e far incontrare sull’Etna il mondo del vino italiano e internazionale. Sabato, ospite del sindaco Alfio Cosentino, in visita il neo assessore regionale all’agricoltura, Salvatore Barbagallo. “Un appuntamento tradizionale – ha commentato l’assessore Barbagallo – che rappresenta per tutti gli espositori, per tutte le cantine, un’occasione straordinaria per far conoscere i magnifici prodotti dell’Etna”. Interrogato sui problemi legati alla siccità, l’assessore ha risposto: “Purtroppo quando si manifesta una siccità è difficile in Agricoltura intervenire perché i volumi idrici in gioco sono veramente rilevanti. Tuttavia abbiamo dato un sostegno agli apicoltori in questa zona e stiamo dando dei finanziamenti agli agricoltori che non hanno potuto seminare, quindi per i seminativi. Abbiamo poi stanziato dei fondi per la realizzazione di laghetti aziendali e di pozzi per intervenire prontamente. E nell’arco di qualche mese metteremo a bando cento milioni di euro a favore delle aziende agricole per poter intervenire sempre con laghetti aziendali”.
Un “format”, quello di ViniMilo che ha conquistato anche il Master of Wine Pietro Russo, ospite di spicco della prima settimana, che nel corso di un intervento ha detto: “Quello che vedo a Milo è un eccezionale esempio di coesione territoriale che non esiste altrove in Sicilia. Trovo che possa candidarsi come “Città del Vino”, al pari di tante altre belle realtà in altre parti d’Italia”.
Straordinaria occasione di confronto, venerdì scorso, quella fra produttori e attori istituzionali – Regione, Irvo, Università, Consorzi, associazioni di produttori e gli esperti di G.R.A.S.P.O. (Gruppo di Ricerca Ampelografica per la Salvaguardia e la Preservazione dell’Originalità e biodiversità viticola) – per un aggiornamento sulle sperimentazioni e le microvinificazioni sui cosiddetti “vitigni reliquia”. Un progetto, sostenuto da Graspo in tutta Italia e supportato sull’Etna dal produttore Edoardo Ventimiglia (Cantina Sassotondo), che coinvolge l’Università di Catania, con la prof. Elisabetta Nicolosi impegnata nella selezione di questi vitigni dapprima allevati nei campi sperimentali dell’ateneo e poi “adottati” da produttori dell’Etna per reintrodurle nel microclima e territorio ideali. Salvatore Sparla (IRVO) ha svelato come siano i Nebrodi il territorio siciliano con il maggior numero di varietà antiche. Ceppi rari, sopravvissuti in piccole porzioni di vigneti antichi e che, come ha sottolineato Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Etna Doc, rappresentano “un patrimonio della biodiversità, un giacimento genetico cui attingere per trovare soluzioni ai cambiamenti climatici o alle patologie”.
Tra gli eventi collaterali della prima settimana, la premiazione dell’etichetta più bella con la prima edizione del concorso “ViniMilo Design International Competition-Giovanni Casella” dedicato al fondatore della manifestazione. Primo posto a “Etna Bianco Doc Superiore” di Barone di Villagrande; secondo “Ciuri di strata” di Al-Cantára; Terzo “Cuore di Marchesa” di Maria Papa. Ai vincitori una targa in bronzo, oro, argento e bronzo del maestro Placido Calí, autore della scultura dedicata a Dalla e Battiato. La giuria di esperti era composta da Gianni Latino (grafic Designer”, Santo Pappalardo, Alfredo Guglielmino (artista), Rosario Faraci (docente universitario) e Giuseppe Lazzaro Danzuso (giornalista). Il concorso, organizzato dalla Proloco presieduta da Alfredo Cavallaro, è stato coordinato da Paolo Sessa (segretario del premio).
ViniMilo è organizzata dal Comune di Milo e dalla Proloco, con il sostegno dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, guidato dal neo assessore Salvatore Barbagallo (presente il pomeriggio di sabato 31 agosto), dell’Assessorato al Turismo e Spettacolo e con la collaborazione dell’IRVO (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio). L’edizione 2024 si inquadra fra le iniziative che vedranno la Sicilia “Regione europea della gastronomia 2025”, prima in Italia a ricevere il prestigioso riconoscimento dell’Igcat (International Institute of gastronomy, culture, arts and tourism). Partner dell’edizione 2024 sono le aziende: Barone di Villagrande, Benanti, Iuppa, Maugeri, Tenute di Nuna e Trovato 1929. Il programma è consultabile sul sito www.vinimilo.it
Gli appuntamenti della seconda settimana [dal 2 all’8 settembre]
“VINIMILO FEST, wine, food and live music” 1° edizione [anfiteatro Lucio Dalla]
Giovedì 5 settembre, ore 21
All’insegna della convivialità, debutta quest’anno a ViniMilo un nuovo evento “Vinimilo Fest”, serata dedicata a piatti tipici siciliani – crispelle di acciuga e ricotta, pane con salsiccia, stracotto di asina etc. – che vedranno ai fornelli i produttori e i ristoratori del territorio. Co-protagonista della cena sarà l’Etna Bianco Superiore Doc, il vino prodotto nella zona di Milo. Musica jazz dal vivo nello scenario avvolgente del teatro Lucio Dalla, nel parco comunale di Milo.
Gli appuntamenti delle cantine di Milo [Barone di Villagrande/Benanti/Iuppa/Maugeri]
In degustazione vini d’oltreoceano: dagli States, dall’Australia e dal Sudafrica.
Dopo la serata da Barone di Villagrande – con i vini provenienti da territori vulcanici ed estremi come le Azzorre, la Nuova Zelanda, l’isola di Santorini in Grecia, ma anche dagli USA, da Alsazia, Ungheria e da varie regioni d’Italia – le degustazioni proposte dai produttori proseguono con Maugeri lunedì 2/9 con “Bianco su nero”, comparata fra i “vulcanici” dell’Etna e dei Campi Flegrei, territori dal suolo vulcanico fra loro strettamente collegati: a cura di Giampaolo Gravina con il supporto tecnico di Emiliano Falsini (enologo e produttore) e i racconti di Nicola Carlevaris di Versanti Magazine.
Arrivano anche dall’Australia e dal Sudafrica i vini della proposta di Benanti che il 5/9 per la tradizionale masterclass sui “L’Etna e i grandi bianchi” sfoggia un banco assaggi da “giro del mondo” con ben 14 etichette. Oltre ai Paesi già citati anche Francia (Loira, Chablis, Beaune/Meursault), Germania (Nahe) e la Sicilia con l’Etna con 4 cantine. Chiude Iuppa (06/09) che nella terrazza del nuovo wine bar di Milo – enoteca nel cuore del paese con una ricca antologia di vini dell’Etna – proporrà una selezione di vini del territorio “alternativi” all’Etna Bianco Superiore. Conducono Ugo Nicosia, sommelier della stessa azienda, e il wine expert Brandon Tokash (con ospiti a sorpresa).
Le degustazioni Ais/Fis/Fisar/Assovini Sicilia/Onav Catania
AIS Sicilia conclude il proprio ciclo di incontri con le produzioni di Montefiascone, nella Tuscia, in provincia di Viterbo, il 7/9 con la partecipazione del giornalista enogastronomico Carlo Zucchetti.
Nella stessa giornata, sabato 7/9 il vitigno carricante, esplorato attraverso cinque etichette provenienti da altrettanti versanti e territori dell’Etna, sarà il tema della degustazione FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) coordinata da Antonella Carbone e da Francesco Currò. A condurre saranno due enologi, Maria Carella (Cantine Nicosia) e Marco Nicolosi (titolare dell’azienda Barone di Villagrande).
Si chiude domenica 8/9 con la letteratura e l’omaggio di FIS a Mario Soldati, a venticinque anni dalla scomparsa dello scrittore e pioniere del giornalismo enogastronomico. Sul banco assaggi Piemonte e Sicilia con l’Etna Bianco Superiore Doc e l’Erbaluce con il Caluso Docg. A cura di Agata Arancio e Paolo Di Caro (vice presidente e presidente FIS) in dialogo con Daniele Lucca, ideatore di un progetto di comunicazione dedicato ai vignaioli. In abbinamento una ricetta gourmet di Katia Sicari.
Il Laboratorio del gusto di Slow Food e gli oli extravergine d’oliva di APO
Per il laboratorio del gusto Slow Food coordinato da Anastasia De Luca ospiterà formaggi, pani, salumi, legumi, dolci, oli e vini da varie regioni d’Italia e sul tema “Madre Terra” parlerà di allevamenti sostenibili e della proposta di presidio per la farina siciliana maiorca (Centro Servizi 3/9). L’olio EVO sarà di scena il 4/9 con APO Catania e un excursus fra olii siciliani, etnei e italiani: con “Dal Vulcano al Barocco con un occhio al resto d’Italia”. Per esplorare le espressioni di regioni e territori, ognuno con la propria identità e biodiversità.
Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna: l’Enoteca all’aperto e il convegno su AI
Oltre 160 etichette ai banchi d’assaggio dell’Enoteca all’aperto che, nei due weekend di Vinimilo 2024, sono gestiti dai sommelier Ais Sicilia e dagli assaggiatori Onav Catania. Ampia scelta fra i prodotti di 72 aziende dell’Etna: di cui 55 Rossi, 50 bianchi, 10 Etna Bianco Superiore DOC di Milo, 25 rosati e 20 spumanti. Presente anche quest’anno la Strada del Vino del Val di Noto con 21 aziende tra bianchi, rossi, rosati e vini passiti.
Sempre SdV organizza un incontro sull’intelligenza artificiale (6/9) e le sue proiezioni nella viticoltura (sensori, droni e algoritmi monitorano i vigneti e danno utili informazioni per gestire la vendemmia) e nell’enoturismo (gestione intelligente dei percorsi, sostenibilità ambientale e conservazione delle tradizioni locali). Con la presidente Gina Russo e la direttrice Marika Mannino, interverranno Giovanni Giuffrida (CEO Neodata); Luciano de Franco (CEO Paradigma); Simone Di Stefano (Innovation Manager esperto in trasformazione digitale ed open Innovation). Modera la giornalista Maria Bella. In chiusura banco assaggi di olii e pane a cura del Consorzio Monte Etna DOP
Weekend con Enoteca all’aperto, Isola del Gusto e la terrazza al tramonto con “In alto i calici”
Nei due weekend la piazza principale di Milo e i vicoli del centro ospitano prodotti tipici, bio e a KM zero; presidi Slow Food; artigiani e hobbisti. Per l’Isola del gusto decine di stand con street food e ricette della tradizione siciliana. Per i winelovers due tappe: la consueta Enoteca all’aperto con oltre 160 etichette e, ospiti, i vini del Val di Noto per degustazioni guidate da sommelier Ais e assaggiatori ONAV. Grande attesa per “In alto i calici”, banco assaggio dedicato alle produzioni di Etna Bianco Superiore Doc (EBS) di Milo e che torna per il secondo anno sulla terrazza panoramica del Municipio dove dalle prime ore del tramonto sarà di scena l’EBS insieme con rossi e rosati del territorio. Come sempre sono a disposizione i calici di vetro con tracolla portabicchiere (con cauzione) e i gettoni in terracotta per l’acquisto dei vini.
Artigiani e hobbisti nei due weekend
Decine, fra artigiani e hobbisti che nei due weekend popolano il centro storico di Milo insieme con l’Isola del Gusto e l’Enoteca all’aperto. Orari: sabato dalle 18 alle 24; domenica dalle 10 alle 24.