Prevenzione, Monitoraggio, Mappatura, Sensibilizzazione e Repressione i punti di forza.
Bagheria (Pa) – Incontro dedicato alla problematica dei roghi in città, dando seguito a quello del 30 luglio scorso.
Alla riunione erano presenti i membri dell’Osservatorio permanente dei disastri ambientali che hanno incontrato il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, accompagnato dal consigliere comunale Mimmo Barone delegato alla sicurezza partecipata.
All’incontro erano presenti l’assessore alla Protezione civile Emanuele Tornatore e all’Ambiente Francesco Gurrado, un ispettore della Polizia di Stato delegato dal Commissariato di Bagheria, il comandante della Polizia Municipale Maurizio Parisi con altri agenti di polizia, il presidente dell’AMB Vito Matranga, i consiglieri comunali Federico Guzzo e Giusy Chiello.
E’ importante sapere che chi brucia rifiuti – immondizia, cumuli di sterpaglie, contenitori di plastica, pneumatici usati, spazzatura di ogni genere – che producono colonne di fumo che si spargono nell’aria, forse non lo sa, ma sta commettendo un reato che può essere denunciato all’autorità giudiziaria oltre che segnalato all’Asl, l’azienda sanitaria provinciale, alle Forze dell’Ordine che hanno la responsabilità della sicurezza dei cittadini e al sindaco del comune di appartenenza responsabile della salute dei compaesani.
Il reato di getto pericoloso di cose – articolo 674 del codice penale ed il reato per la combustione illecita di rifiuti – articolo 256 bis -, sono punibili a “strati”, vale a dire che prevede graduazioni di intensità, in base alla pericolosità della condotta ed al tipo di rifiuti bruciati sino ad arrivare alla pena della reclusione da due a cinque anni.
Il consigliere comunale delegato alla sicurezza partecipata, Mimmo Barone, ha preso per primo la parola per illustrare un piano d’azione, messo in campo dall’amministrazione comunale, articolato su più fronti per contrastare il fenomeno dei roghi in città che, il più delle volte, sono causati da rifiuti di vario genere che vengono dati alle fiamme da ignoti e vandali procurando emissione di fumi maleodoranti e diossine, fastidiosi alla respirazione e dannosi per la salute.
Queste le azioni su cui il Comune ha già iniziato a lavorare: il monitoraggio e controllo del territorio attraverso l’Istituzione di un nucleo speciale della Polizia Locale – 4 agenti di polizia municipale che sono stati presentati ieri all’osservatorio e lavoreranno solo sulla problematica dei roghi; l’estensione della videosorveglianza, è già in corso una nuova installazione di video camere; il coinvolgimento delle associazioni di Protezione Civile ANVVFC Bagheria, Giubbe d’Italia Bagheria, Magna Vis Bagheria e soprattutto la mappatura delle aree a rischio anche grazie alle segnalazioni dei cittadini che potranno continuare a segnalare al numero già attivo della Protezione civile via WhatsApp 3400880079.
Fondamentale – spiega Barone di concerto con il sindaco Tripoli – saranno le iniziative di prevenzione. Tra queste l’attivazione di un ulteriore servizio settimanale gratuito di raccolta ingombranti cosiddetto “Sbarazza cantine” a cura delll’AMB, l’azienda municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti in città, al fine di disincentivare gli abbandoni, e ancora apposite campagne di sensibilizzazione e un patto di comunità specifico per Contrada Monaco.
Quel che è emerso, infatti, è che le zone oggetto degli abbandoni e roghi più frequenti: contrada Monaco, Vicinale Lorenzo, Brigandi Amalfitano, Dolce Impoverile, via Parisi, via Ignazio di Loyola, sopra e sotto la Statale 113, prolungamento di via Dante, sembrano essere, in alcuni casi, frutto di operazioni di semplice vandalismo e di azioni di micro-criminalità, in altri, seguito di operazioni sistemiche ed illecite organizzate sulle quali sono in corso indagini specifiche da parte delle Forze dell’ordine.
Sul tavolo di lavoro anche la collaborazione istituzionale consistente in un tavolo permanente di sicurezza partecipata, coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine e le agenzie ambientali e l’azienda sanitaria locale. Ed, ovviamente, necessaria l’opera di repressione con il sequestro delle aree interessate da abbandoni, ingiunzione di bonifica ai proprietari e perseguimento dei responsabili.
Il Sindaco Tripoli ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare, coinvolgendo cittadini, associazioni e istituzioni. <<La lotta ai roghi è una delle priorità per questa amministrazione. anche se stiamo lavorando in silenzio, ringraziamo la straordinaria collaborazione del comitato che già da mesi è impegnato sul territorio e di tutti i cittadini che ci stanno dando una mano, ora necessita l’aiuto della comunità. Stiamo mettendo in campo le risorse disponibili per affrontare questo problema complesso al fine di garantire un ambiente sano e sicuro.>>
I cittadini dell’Osservatorio hanno sottolineato l’urgenza di intervenire e la necessità di una stretta collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, emersa anche la problematica dei fuochi invisibili che procurano fumi maleodoranti, problematica più difficile da evidenziare e risolvere e per la quale necessita l’aiuto di altri attori come l’Arpa, l’Agenzia regionale per l’Ambiente
Tra le azioni anche il coinvolgimento delle scuole per sensibilizzare anche i più giovani.
La riunione si è chiusa con l’aggiornamento al prossimo 5 settembre.