Catania – Il mare, la spiaggia, l’aspetto ludico e ricreativo per creare inclusione a 360°. Tutto questo è “Un’estate al mare” il progetto che sta ottenendo un grade successo, nato dalla partnership tra il lido “Le Palme Beach Club” e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Catania, che risponde alle reali esigenze di tanti meravigliosamente abili e delle loro famiglie che vogliono godersi l’estate.
“Ringraziamo l’Uici di Catania e la sua presidente Rita Puglisi che si è fatta promotrice di questa splendida iniziativa a cui noi stiamo dando un importante contributo- spiega Giuseppe Saffo, consulente del lido “Le Palme Beach Club”– insieme stiamo facendo grandi cose cominciando con l’aiutare tantissime famiglie in un contesto come quello della spiaggia della Plaia di Catania che è “bandiera Verde”. Mamme e Papà sottoposti ad un carico enorme di responsabilità e che, per alcune ore, possono rilassarsi perché sicuri di aver affidato i propri figli a personale altamente preparato e specializzato. Sostenere i ragazzi meravigliosamente abili nella fase del divertimento, e di tutti i loro bisogni quotidiani, vuol dire alleggerire la pressione a cui sono sottoposti i genitori rafforzando gli stessi legami familiari”.
Il progetto dell’Uici di Catania sta ottenendo un grande successo, offrendo a bambini e ragazzi pluriminorati l’opportunità di vivere un’estate gioiosa con bagni al mare, musicoterapia in acqua, terapia occupazionale con stimolazione sensoriale e altre attività.
“La sensibilità del Lido Le Palme ci ha permesso di sviluppare moltissime collaborazioni con loro nel corso degli ultimi anni- sottolinea Rita Puglisi, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Catania– “Un’estate al mare” è un’esperienza che mette in primo piano sia i ragazzi che presentano multidisabilità e sia le loro famiglie che, in uno spazio sicuro e perfettamente accessibile, possono godersi momenti di relax e serenità. Chiaramente c’è dietro un’organizzazione accurata e vengono svolte tutta una serie di attività abilitative che permettono ai nostri ragazzi di ottenere grandi risultati”.
Un progetto con operatori socio sanitari, psicologi, insegnanti di scienze motorie e volontari per le famiglie dei ragazzi partecipanti vuol dire relax e la possibilità di ritagliarsi uno spazio tutto loro nell’arco della giornata. Persone che amano i propri figli e si prendono cura di loro costantemente ma che, in questi spazi protetti, possono riposarsi e recuperare le energie fisiche e psicologiche.