Venezia – Libro e film “Il terrorista” di Gianfranco de Bosio.
«VeneziaLido, Cinema Astra, 28 agosto, ore 19.00 Il terrorista di Gianfranco de Bosio: un nuovo libro e il film restaurato.
Il film restaurato e un nuovo libro, a cura di Maria Ida Biggi e Giuseppe Ghigi, saranno presentati il 28 agosto al Cinema Astra del Lido. Gianfranco de Bosio, regista del celebre film del 1963, firmò la sceneggiatura assieme a Luigi Squarzina: dei due grandi talenti del teatro e del cinema italiano del Novecento, la Fondazione Giorgio Cini custodisce gli archivi.
Il 28 agosto, al cinema Astra del Lido di Venezia, alle ore 19.00, verrà presentato il libro Il terrorista. Un film di Gianfranco de Bosio, a cura di Maria Ida Biggi e Giuseppe Ghigi per le edizione Mimesis. Il volume ricostruisce e racconta per la prima volta il complesso lavoro di stesura del film e presenta la sceneggiatura originale della pellicola, assieme a due saggi inediti che aiutano a comprendere il valore dell’opera filmica e il contributo straordinario di de Bosio alla cultura italiana del Novecento.
Saranno presenti in sala gli autori del volume e Stefano de Bosio, figlio del celebre regista. L’evento è una iniziativa di Circuito Cinema Venezia, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini.
In quella stessa occasione, verrà proiettato il film Il terrorista (1963, 105’), interamente girato a Venezia, di cui Gianfranco de Bosio è stato regista e co-sceneggiatore assieme a Luigi Squarzina. Tra gli interpreti, Gian Maria Volonté, Philippe Leroy, Anouk Aimée e Raffaella Carrà. Restaurato in 4k dalla società Cinématographique Lyre è stato presentato in anteprima a febbraio 2024 al Cinema Rossini, nell’anno delle celebrazioni per il centenario della nascita del regista.
«Gianfranco de Bosio è uno dei più importanti autori di teatro, cinema e televisione italiani del Novecento – spiega Maria Ida Biggi, docente di Storia del teatro all’Università Ca’ Foscari Venezia e direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma alla Fondazione Giorgio Cini – Il regista, assieme ad altri grandi artisti della sua generazione, proprio come Luigi Squarzina, ha sempre pensato al teatro come strumento della Storia, come dispositivo straordinario per trasmettere conoscenza e memoria».
Ne Il terrorista, de Bosio si rifà alla sua esperienza nella Resistenza veneta, nelle fila dei GAP di Padova guidati da Otello Pighin, medaglia d’oro al valore militare. Per la sceneggiatura, il regista chiede la collaborazione di Squarzina che quattro anni prima aveva portato in scena al Teatro Valle di Roma la sua opera Romagnola, ambientata tra il 1942 e il 1945. Proprio sulle vicende di quegli anni, si concentra il saggio del critico cinematografico Giuseppe Ghigi nel libro Il terrorista. Un film di Gianfranco de Bosio.
Il volume presenta l’integrale sceneggiatura del film, pubblicata per la prima volta da Neri Pozza nel 1963 e da tempo fuori catalogo.
Nel maggio di quest’anno la Fondazione Giorgio Cini ha ricevuto l’intero archivio personale di de Bosio, che raccoglie note di regia e appunti, copioni e sceneggiature, rassegna stampa, bozzetti di scena e figurini per costumi. Con le carte e i materiali di de Bosio, «l’Istituto per il Teatro e il Melodramma può vantare un corpus di documenti unico nel suo genere – spiega la direttrice Maria Ida Biggi, che presiede il Comitato nazionale per il centenario – Qui sono conservati la memoria e il lavoro di un’intera generazione di artisti: gli studiosi e gli appassionati hanno a disposizione la più completa documentazione per poter ricostruire e raccontare un pezzo fondamentale del teatro e del cinema del secondo Novecento italiano».
Gianfranco de Bosio (Verona, 1924 – Milano, 2022), dopo l’8 settembre del 1943 prende parte attiva nella Resistenza. Nel 1946 crea il Teatro dell’Università di Padova: a lui si deve la riscoperta del Ruzante nell’originale lingua pavana. Questo ricco lavoro di ricerca prosegue con le produzioni al Teatro Stabile di Torino e al Piccolo Teatro di Milano, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta. A de Bosio va riconosciuto anche il merito di aver portato in Italia le prime regie brechtiane nel dopoguerra.
E’ Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino dal 1957 al 1968 e Sovrintendente dell’Ente Lirico Arena di Verona per due mandati, dal 1969 al 1972 e dal 1992 al 1998.
Oltre a Il terrorista (1963), dirige per il cinema La Betìa (1971).Per la televisione, da ricordare la prima produzione internazionale italo-inglese-americana della RAI: Moses the Lawgiver (Mosè), sceneggiata da Anthony Burgess, con Burt Lancaster protagonista».
Cinema Astra, via Corfu, 9, Venezia.
Info:
Ingresso: biglietto unico 5 euro
Giuseppe Longo