Roma – “Ha perfettamente ragione l’amico Nazario Pagano, residente ed eletto in Abruzzo, che dice fermamente “no” all’abbattimento di quasi 500 cervi deciso dalla giunta Marsilio in due comprensori della Regione. Non vorrei che l’Abruzzo, finora modello positivo di gestione della fauna selvatica, cominciasse a seguire il pessimo esempio del Trentino. I cervi sono il simbolo stesso, quanto l’orso marsicano, del ricchissimo patrimonio naturale di quei territori e vanno lasciati nella loro casa”. Lo dice l’on. Michela Vittoria Brambilla (Noi moderati), presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’ambiente, che aggiunge: “Invece di affidarsi al grilletto dei cacciatori, lobby sempre cara a chiunque cerchi facili consensi, perché – continua la deputata di Nm – non si dà spazio alla prevenzione? Recinzioni e dissuasori per proteggere i campi, sottopassi e corridoi ecologici per ridurre gli incidenti automobilistici. Le risorse ci sono o si possono trovare. Sembra invece che manchi la volontà politica: è più facile accontentare questa o quella categoria piuttosto che progettare la convivenza con gli animali selvatici, che non votano. Votano però gli amanti della natura, che sono tantissimi. Mi auguro perciò che la giunta Marsilio torni sui suoi passi e fermi la strage dei cervi”.