Palermo – Esprimo con forza vicinanza e solidarietà alla Procuratrice della Repubblica per i minori Claudia Caramanna per le minacce ricevute a causa del suo tanto prezioso quanto faticoso lavoro con i nostri ragazzi e le nostre ragazze. Tuttavia, ritengo che, oltre alle numerose dichiarazioni di circostanza che sono già arrivate e continueranno ad arrivare per esprimere solidarietà, la politica possa e debba fare molto di più. È necessario infatti non nascondere la vera essenza del problema: la Procura della Repubblica, come ogni ufficio giudiziario, dovrebbe rappresentare l’ultimo anello di una catena di prevenzione e contrasto della criminalità minorile e della violenza contro i minori. Fenomeni che spesso affondano le radici in contesti di fragilità sociale e culturale, in situazioni di povertà materiale ed educativa, che non potranno mai essere risolti esclusivamente attraverso l’azione investigativa e repressiva della Magistratura e delle Forze dell’ordine, peraltro costrette a operare senza risorse e strumenti adeguati. Chi oggi amministra non può limitarsi a esprimere solidarietà, trascurando poi le proprie responsabilità politiche nel creare le condizioni necessarie affinché queste situazioni di disagio e povertà vengano definitivamente eliminate. È indispensabile garantire che la Magistratura, le Forze dell’ordine, così come i servizi sociali territoriali, la scuola e tutte le agenzie educative, dispongano delle risorse e degli strumenti necessari per operare efficacemente. Senza queste risorse e senza veri investimenti e politiche mirate a rafforzare l’intero sistema di prevenzione, ogni parola di circostanza rimarrà priva di significato, lasciando la Procura e chi vi lavora sempre più esposti, come evidentemente non possiamo permetterci di fare”.
Lo dichiara la consigliera comunale del Partito Democratico Mariangela Di Gangi