Graduatorie supplenti, Ternullo (FI): “Chiederò al Ministro dell’Istruzione chiarimenti su anomalie che necessitano una normativa chiara. Faccia luce anche il Presidente Schifani”

Roma – “La pubblicazione delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) ha generato un’ondata di segnalazioni da parte di aspiranti supplenti, soprattutto in Sicilia, dove le interpretazioni divergenti della normativa e l’assegnazione disomogenea dei punteggi stanno causando un caos che rischia di compromettere l’avvio dell’anno scolastico e l’immissione in ruolo di numerosi docenti,” ha dichiarato la Senatrice Ternullo.

Tra i problemi segnalati, particolarmente grave è la mancata assegnazione di tre punti per i corsi di perfezionamento linguistico in alcune province siciliane, a seguito di una nota ministeriale che ha confuso ulteriormente gli uffici scolastici. Questa situazione potrebbe portare a una valanga di ricorsi, con conseguenze disastrose per migliaia di insegnanti.

“La disparità di trattamento tra le varie regioni italiane e perfino tra diverse province della stessa regione potrebbe generare un effetto boomerang. È fondamentale che il Ministero dell’Istruzione emetta un chiarimento univoco e uniforme per evitare discriminazioni e danni agli insegnanti siciliani. Non permetteremo che la confusione amministrativa penalizzi chi ha investito tempo e risorse nella propria formazione,” ha aggiunto la Senatrice Ternullo.

“Seguirò da vicino la questione che necessita della  massima urgenza – conclude la Senatrice. Ecco perché alla ripresa dei lavori parlamentari sono pronta a presentare un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara affinché si faccia luce su questa tematica, la quale necessita che sia regolamentata con norme chiare e precise, per tutelare i diritti dei docenti e garantire un corretto avvio dell’anno scolastico. Inoltre, essendo in Sicilia gli uffici preposti alla tematica di natura regionale, invito il Presidente Schifani a valutare cosa sta accadendo, per un confronto normativo che liberi il campo dagli equivoci interpretativi”.


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