Palermo – Nei giorni scorsi, gli uffici scolastici hanno pubblicato le GPS – Graduatorie biennali provinciali supplenze, da cui le scuole potranno attingere per i supplenti annuali negli anni scolastici 2024-2025 e 2025-2026.
E già migliaia di aspiranti supplenti stanno in queste ore segnalando presunte anomalie dovute alla diversa interpretazione della normativa ed assegnazione dei punteggi fra le diverse provincie italiane, con una situazione che potrebbe danneggiare i supplenti siciliani.
Lo denuncia il parlamentare regionale di Forza Italia Salvo Tomarchio, secondo il quale “è urgentissimo fare chiarezza e dare uniformità di interpretazione alla normativa su tutto il territorio nazionale, altrimenti si rischiano migliaia di ricorsi che potrebbero bloccare le graduatorie e quindi l’avvio dell’anno scolastico.”
In particolare, a seguito di una nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito inviata all’Ufficio scolastico regionale della Sicilia a metà giugno, nella nostra regione quasi tutti gli uffici provinciali non hanno assegnato tre punti relativi ad alcuni corsi di perfezionamento linguistico. Una mancata assegnazione che in graduatorie come queste determina la differenza di posizione utile per migliaia di persone.
“Siamo di fronte ad un classico esempio di quando la mano destra non sa cosa fa la sinistra – afferma Tomarchio – con Uffici delle stesso Ministero che in altre regioni assegnano questi tre punti e, all’interno della Sicilia, uffici provinciali che li assegnano ed altri no.”
Anche se le graduatorie sono provinciali e riguardano le supplenze annuali, per gli aspiranti insegnanti di sostegno il problema è ancora più grande, perché alla graduatorie provinciali si attinge da tutta Italia per l’immissione in ruolo, quindi ci sono persone che dopo aver investito tanto in termini personali ed in termini economici per la propria formazione ora rischiano di vedere tutto vanificato e perdere l’occasione di entrare finalmente nei ruoli della scuola.
Tomarchio afferma che “mentre tutti gli uffici scolastici dovranno vagliare i tantissimi reclami che già in queste ore stanno arrivando, credo che sia indispensabile che venga un chiarimento univoco da parte dell’Ufficio regionale, uniforme a quanto avviene in tutta Italia. Non possono esserci rischi di discriminazione o danni per gli insegnanti siciliani.”