Palermo – “Basta col disco rotto del presidente della Rap Giuseppe Todaro che continua a rilanciare sui doppi itinerari. Non sono la soluzione per risolvere l’emergenza né tanto meno per pensare al futuro. Anche perché finora questa non si è dimostrata la ricetta vincente. I cittadini palermitani e l’amministrazione comunale chiedono un cambio di passo. Per affrontare l’emergenza e pensare al futuro è necessaria l’assunzione immediata dei 306 operatori ecologici vincitori del concorso e l’assorbimento di tutti i 46 autisti (al momento ne sono stati assunti solo 38 a tempo determinato)”.
Lo afferma il segretario della Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso, che interviene sulla situazione critica della raccolta dei rifiuti in città.
“Per effettuare un sistema di raccolta dei rifiuti efficiente e un sistema di spazzamento che renda la città vivibile e pulita – aggiunge Gattuso – sono necessari uomini e mezzi. A cominciare dall’assunzione dei 306 operatori ecologici, che comunque non saranno sufficienti, visti gli ulteriori pensionamenti, e dei 46 autisti, che non bastano, oltre ad una efficace riorganizzazione dei ruoli aziendali”.
“Non capiamo cosa sia accaduto tra ieri ed oggi che abbia fatto cambiare idea alle altre sigle sindacali – continua Gattuso – a quanto pare sono pronte già oggi ad apporre la propria firma all’ennesima proroga sugli accordi per il cosiddetto doppio itinerario. Senza le assunzioni, significa solo posporre il problema che si ripresenterà già nei prossimi giorni (in genere gli accordi vengono prorogati in media per una decina di giorni). Non è con le dimostrazioni di forza che si risolve il problema, semmai si rischia solo di auto-alimentarlo. C’è una graduatoria di operatori ecologici pronta dai primi maggio, c’è la disponibilità dell’amministrazione comunale a fare subito le assunzioni e invece il presidente di Rap si ostina a perdere tempo”.
“Non è spremendo i lavoratori col doppio itinerario in cambio di un riconoscimento economico, che comunque ha visto già esaurire il plafond disponibile per il 2024 – conclude Gattuso – che si possono risolvere i problemi. Se Todaro vuole continuare a essere direttore d’orchestra deve cambiare spartito. Altrimenti il rischio è che la bacchetta si rompa”.