Roma – “La decisione del Consiglio di Stato di concedere una proroga alla sperimentazione sui Beagle è assurda e anacronistica: dobbiamo fermare i test sugli animali e finanziare metodi alternativi di ricerca, che sono incruenti, più moderni e più attendibili”. A dirlo l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, commentando la scelta dei giudici di Palazzo Spada di concedere alla multinazionale farmaceutica veronese Aptuit di riprendere, fino al 21 novembre, i test di tossicologia su 1.600 cani. Quella sui Beagle è una delle tre sperimentazioni che erano state sospese, in via cautelare, dal Tar del Lazio.
“Negli scorsi anni, sull’onda del terribile caso di Green Hill dove mi sono battuta per salvare tantissimi beagle, ho ottenuto una importante vittoria: l’approvazione della mia legge che vieta l’allevamento sul territorio nazionale di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione, così come pone significative limitazioni ai test sugli animali. Purtroppo vi sono ancora eccezioni alla possibilità di sperimentare sugli animali e proprio nei giorni scorsi – prosegue la deputata presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente – sono usciti i dati del ministero della Salute relativi all’utilizzo di animali a fini scientifici per gli anni che vanno dal 2019 al 2022. Numeri che confermano una decrescita in termini assoluti, ma una sostanziale parità delle procedure definite ‘gravi’. Anche se il trend è leggermente positivo, almeno dal punto di vista di chi ama gli animali e vuole vederli rispettati, siamo ancora di fronte a dati impressionanti, che nel secondo decennio del XXI secolo, con l’incredibile progresso tecnologico cui assistiamo ogni giorno, non hanno più ragione di esistere”.