Auditorium ‘Lo Squero’ – Concerto: mdi Ensemble interpreta Agostino Di Scipio e Marco Stroppa

Venezia – Isola di San Giorgio Maggiore Auditorium ‘Lo Squero’ 17 luglio, ore 18.30. Concerto, 17 luglio 2024: mdi Ensemble interpreta Agostino Di Scipio e Marco Stroppa.

Agostino Di Scipio. Courtesy Sonia Werner
Marco Stroppa

«All’Auditorium ‘Lo Squero’ vanno in scena corde e fiati e live-electronics. Il concerto è l’evento pubblico di un seminario che fa dialogare compositori e musicologi. Una iniziativa dell’Istituto per la Musica.

Due compositori contemporanei, due musicologi di fama internazionale e un gruppo di giovani impegnati nel campo della composizione musicale e della musicologia (selezionati con un apposito bando) si incontrano alla Fondazione Giorgio Cini per un seminario di tre giorni. Dal 16 al 18 luglio, infatti, si troveranno a discutere attorno ai concetti di forma, strumento, suono e timbro. Il 17 luglio, alle ore 18.30, nella sala dell’Auditorium ‘Lo Squero’ il mdi Ensemble eseguirà quattro composizioni di fiati, corde e partiture live-electronics.

L’Istituto per la Musica inaugura così un dialogo fra compositori contemporanei e studiosi. Al seminario parteciperanno infatti Agostino Di Scipio e Marco Stroppa, da decenni al centro dell’interesse internazionale per le loro opere, l’insegnamento e l’attività pubblicistica; con loro discuteranno Mark Delaere (Università di Lovanio) e Ulrich Mosch (Università di Ginevra), musicologi di fama internazionale e con un grande bagaglio di teoria musicale.

Come spiega il direttore dell’Istituto, Gianmario Borio «con questo seminario inauguriamo una modalità di ricerca e di scambio interdisciplinare, con l’obiettivo di esplorare il pensiero musicale contemporaneo e le sue premesse storiche. Siamo onorati dell’adesione di Agostino Di Scipio e Marco Stroppa, due compositori di fama internazionale che collegano a una cospicua attività artistica la didattica di livello accademico, la riflessione teorica e la saggistica. Le loro lezioni magistrali sono dedicate a quattro concetti chiave della composizione del XX e XXI secolo. Il concerto del mdi Ensemble con opere dei due compositori proietterà le questioni discusse nella dimensione sonora».


Il concerto, tenuto dal mdi ensemble, alternerà sonorità acustiche e sonorità trasformate mediante live-electronics.

Di Marco Stroppa verranno eseguiti Ay, there’s the rub, per violoncello solo, ispirato al celebre soliloquio di Amleto (Dormire, forse sognare. Sì, qui è l’ostacolo) e Hommage à Gy. K. per clarinetto, viola e pianoforte: omaggio al compositore ungherese György Kurtág attraverso un suo brano che celebra Schumann, il quale a sua volta fa riferimento a Mozart – una cascata di omaggi che non è semplice citazione, ma lascia intravedere, dietro un’opera, l’ombra o l’alone di un’altra.

L’intervento delle apparecchiature elettroniche è previsto nei due brani di Agostino Di Scipio. In Tre pezzi muti (dalla superficie al fondo), per pianoforte e live-electronics, «il pianista tocca i tasti senza davvero suonare, senza andare ‘a fondo’ – spiega il compositore – rammentando e riciclando passaggi del repertorio pianistico, ma lasciandoli inudibili. Scivolando (quasi) silenziosamente sulla tastiera, le conseguenze vengono rese udibili dai processi digitali e implementati dal compositore con software open source Pure Data».

Nel secondo brano, Texture – Residue, per ensemble e live-electronics. «ogni membro dell’ensemble riprende musica di repertorio del proprio strumento, ma non la suona veramente, limitandosi ad agire sullo strumento solo causando normali e minuti residui sonori ai quali di solito non diamo dignità musicale. Il compito dell’elettronica è di amplificare questi residui».


Sul palco, il mdi Ensemble: Sonia Formenti (flauto), Paolo Casiraghi (clarinetto), Salvatore Castellano (sax), Corinna Canzian (violino), Paolo Fumagalli (viola), Giorgio Casati (violoncello), Luca Ieracitano (pianoforte) e Davide Gagliardi (live electronics). Il mdi Ensemble nasce a Milano nel 2002. Nel 2017 è insignito del premio “Una vita nella musica” dal Teatro alla Fenice di Venezia e nel 2021 il Premio Franco Abbiati dedicato a Mario Messinis. Sin dagli esordi l’ensemble collabora con alcuni dei più grandi compositori viventi ed è ospite regolare delle più importanti istituzioni musicali italiane e straniere


Marco Stroppa
(Verona, 1959) Compositore, ricercatore e docente, è stato tra i primi compositori italiani a utilizzare l’elaboratore elettronico. Ha studiato musica in Italia presso i Conservatori di Verona, Milano e Venezia. Dal 1984 al 1986, grazie a una borsa di studio della fondazione Fulbright, si perfeziona presso il Media Laboratory del MIT di Cambridge, negli Stati Uniti (musica all’elaboratore elettronico, informatica, psicologia cognitiva, intelligenza artificiale). Dal 1980 al 1984 collabora con il Centro di Sonologia Computazionale (CSC) dell’Università di Padova e nel 1982 raggiunge Pierre Boulez all’IRCAM, il più grande centro al mondo di musica informatica. Ha tenuto lezioni in tutto il mondo e dal 1999 ha la cattedra di Composizione e di Musica informatica presso la Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di Stoccarda.

Agostino Di Scipio (Napoli, 1962) Compositore, artista sonoro, docente al conservatorio de L’Aquila. Ha studiato all’Istituto Universitario Orientale di Napoli e al Conservatorio di L’Aquila. Ha conseguito un dottorato all’Università di Parigi VIII con un lavoro sulla fenomenologia della liveness. Negli anni ha tracciato un personale percorso di sperimentazione elettroacustica e audio-numerica, integrato da inusuali pratiche esecutive strumentali e da una originale riflessione critico-teorica sulle tecnologie del suono e della musica. Compositore ‘in residenza’ del DAAD Künstlerprogramm di Berlino (2004-2005), ospite di festival internazionali e di numerosi centri di ricerca o produzione artistica. Nel 2011 la galleria Mazzoli di Berlino ha curato una mostra personale di sue installazioni sonore. Ha firmato incisioni monografiche per Stradivarius, RZ-Edition e Neos».

Fondazione Giorgio Cini, Isola di S. Giorgio Maggiore, Venezia

Info: www.cini.it

Giuseppe Longo

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