Palermo – Raggiunta ipotesi di accordo sul contratto integrativo per i lavoratori di Selikab. La piattaforma, che ha visto impegnata in prima linea la Fiom Cgil con le altre organizzazioni sindacali di categoria per la sua elaborazione, deve essere adesso approvata dai 140 lavoratori diretti dell’impresa di Carini, che opera nel settore elettronico.
Al testo finale si è arrivati dopo un lungo lavoro di confronto tra sindacati e azienda, con i lavoratori dello stabilimento che hanno condiviso e approvato all’unanimità i vari punti: premi di risultato, buoni pasto, diritti, più assunzioni di donne.
“Dopo mesi di riunioni e incontri, presso la sede di Sicindustria è arrivata la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo – dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti e Carmelo Calò, rsu e rls di Selikab – La prossima settimana l’ultima parola spetterà ai lavoratori, che saranno chiamati al voto. E successivamente l’accordo sarà ratificato dai sincadati”.
“Ci riteniamo molto soddisfatti di questo lavoro – aggiungono Foti e Calò – La piattaforma porterà più salario e diritti anche in termini di sicurezza e formazione. L’azienda ha prospettato carichi di lavoro robusti per il prossimo quinquennio. Tutto questo è frutto dell’impegno e dell’alta specializzazione dei lavoratori, perno dell’azienda, che ha consentito il raggiungimento di obiettivi importanti. Una vittoria considerevole dopo anni di impegno per i dipendenti di Selikab”.
La Fiom Cgil ha chiesto all’azienda di proseguire anche nel percorso di stabilizzazione del personale in somministrazione avviato in questi anni, che ha già portato a una trentina di stabilizzazioni.
L’azienda in questi anni è cresciuta, l’attività si è diversificata. L’amministratore unico, Tiziano Ianni, è stato lo scorso 3 luglio nominato come componente del Consiglio generale di Federmeccanica, il massimo organo di indirizzo, per il biennio 2024-2026, in rappresentanza di Sicindustria.
La Selikab, il cui fatturato proveniva all’80 per cento dall’automotive per le principali case automobilistiche mondiali, si è diversificata in altri settori, acquisendo commesse nel settore “bianco” dei grandi elettrodomestici con Bosch e nel settore industriale (HMI) con Avnet Embedded, che hanno portato a rilanciare la produzione aumentando sensibilmente il fatturato totale e contemporaneamente riducendo al 60 per cento la dipendenza dal settore auto. Selikab è partita nel 2007 con 9 milioni di fatturato, oggi ha più che quadruplicato il proprio volume d’affari ed è una realtà da oltre 30 milioni di fatturato.