Convegno: Leandro Bassano, “la maraviglia del mondo”

Venezia – Isola di San Giorgio Maggiore e Centro Tedesco di Studi Veneziani (3 – 5 luglio). Convegno – Leandro Bassano, “La maraviglia del mondo”.

«Per la prima volta un convegno di studi si dedica interamente a Leandro Dal Ponte, detto Bassano (1577-1622), artista a lungo sottovalutato dalla critica e finito nell’ombra, ma che ha traghettato la pittura veneziana da un secolo all’altro. Una iniziativa dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini e del Centro Tedesco di Studi Veneziani, con il supporto della Fondazione Fritz Thyssen.

Dal 3 al 5 luglio si tiene a Venezia il primo convegno interamente dedicato a Leandro Dal Ponte, detto Bassano (1577-1622), curato da Sabine Engel (Gemäldegalerie Berlin) e Giorgio Tagliaferro (University of Warwick).

Il convegno si svolgerà in due sedi: il 3 e il 5 luglio al Centro Tedesco di Studi Veneziani e il 4 luglio alla Fondazione Giorgio Cini.

Il convegno si propone di colmare una grande lacuna negli studi. Infatti, fatta eccezione per sporadiche riflessioni dedicate a singoli aspetti della sua attività, fino ad ora è stata limitata l’attenzione alla figura dell’artista nel suo complesso, finito in ombra dalla personalità del padre, il celebre Jacopo Bassano (ca. 1510-1592) e confinato agli studi sulla bottega di famiglia.

Spiegano i curatori: «Leandro fu l’unico, tra i discendenti di Jacopo, a discostarsi in modo significativo dal linguaggio artistico del padre, presso il quale si era formato insieme ai fratelli. Nonostante avesse assorbito e continuasse ad attingere dal bagaglio tecnico e dal vocabolario figurativo appresi nella bottega di famiglia, egli sviluppò infatti, piuttosto precocemente, una propria maniera distinta e riconoscibile. Leandro Bassano sarà una figura chiave per far traghettare la pittura veneziana dalle forme e dalle prassi tipiche della stagione cinquecentesca alle novità che caratterizzarono il secolo successivo».

Dopo la morte di Jacopo e, pochi mesi più tardi, del fratello maggiore Francesco (1549-1592), Leandro prese infatti in mano il ramo veneziano della bottega dei Dal Ponte, ampliando ulteriormente i rapporti già instaurati nella città lagunare e conquistando un’illustre cerchia di clienti in tutta Europa.

La produzione artistica di Leandro Bassano annovera una quantità di opere di vario genere e formato, sparse in collezioni di tutto il mondo e talvolta in situ: da pale d’altare conservate in chiese non solo del territorio veneziano e veneto, ma anche dell’Italia meridionale, a cicli decorativi come quello (poco o nulla esplorato) nella Cappella della Visitazione a San Cassian a Venezia, dai dipinti monumentali di tema storico realizzati per Palazzo Ducale al disegno per il mosaico della Cena in Emmaus nella Basilica di San Marco.

Oltre a essere un abile disegnatore versato in varie tecniche grafiche, si cimentò anche nella pittura su pietra. Fu inoltre eccelso ritrattista al servizio di dogi, ambasciatori, cardinali, patriarchi, sovrani stranieri e loro inviati, nonché di scienziati di fama come Galileo Galilei e Prospero Alpini.

L’artista continuò parallelamente la produzione di opere di tema biblico-pastorale, vero marchio di fabbrica dei Dal Ponte, che venivano richieste da collezionisti di tutta Europa, perpetuando così la fortuna della dinastia bassanese.

In virtù dei suoi meriti artistici, Leandro ricevette dalla Repubblica di San Marco, unico della sua famiglia, il titolo di Cavaliere di San Marco e l’onore di essere sepolto nella chiesa veneziana di San Salvador.

Il convegno sarà l’occasione per affrontare una serie di temi, attraversando generi, committenze, tecniche e realtà geografiche diverse e utilizzando approcci e metodologie differenziate.

Come sottolinea Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte alla Fondazione Giorgio Cini, «il convegno si colloca nel solco della tradizione di studio dell’Istituto sulla civiltà artistica veneta e i suoi più significativi rappresentanti. Proprio questa articolata attività di ricerca ha impegnato negli anni più recenti la Fondazione su diverse figure della storia dell’arte, da Paolo Veronese a Tintoretto, Andrea Schiavone e Giovanni Bellini».

I lavori si apriranno il 3 luglio alle ore 18.30 presso il Centro Tedesco di Studi Veneziani (Palazzo Barbarigo della Terrazza, San Polo 2765/a, Calle Corner)con una conferenza sui committenti di Leandro Bassano tenuta da Michel Hochmann, dell’École des Hautes Études di Parigi.

Il programma proseguirà il 4 luglio a partire dalle ore 9.30 presso la Fondazione Giorgio Cini. Sarà il contesto veneziano ad essere osservato dagli studiosi: Matteo Casini (University of Massachusetts Boston) racconterà la città lagunare al tempo dell’artista; Giorgio Tagliaferro (University of Warwick) si soffermerà su ‘La consegna del cero’ nella sala del Maggior Consiglio; Valentina Sapienza (Università Ca’ Foscari Venezia) esplorerà le nuove carte che documentano l’attività degli artisti al servizio dei Benedettini. Al vaglio passeranno anche tecniche e linguaggi: i dipinti su pietra di paragone (Marina Haiduk, Hochschule der Künste Bern), i disegni (Thomas Dalla Costa, storico dell’arte), i ritratti (Meri Sclosa, storica dell’arte), il rapporto di Bassano con il doge Antonio Priuli e la firma dell’oleandro (Sabine Engel).

La giornata si chiuderà con una seconda conferenza, sempre alle 18.30, tenuta da di Bernard Aikema (Università di Verona), uno dei più illustri storici dell’arte europei, specializzato in storia della pittura e del disegno norditaliano fra Quattrocento e Settecento.

Per la terza tappa del convegno, il 5 luglio, si tornerà al Centro Tedesco di Studi Veneziani (dalle ore 10.00). Per comprendere il ruolo di Leandro Bassano fra tradizione e innovazione, Francesca Del Torre Scheuch (Kunsthistorisches Museum Wien) interverrà su ‘Il ciclo dei mesi’ tra Praga e Vienna, mentre Francesco Trentini (storico dell’arte) sugli elementi di ‘pittura incoativa’ di Leandro Bassano. Di iconografia femminile parleranno Sarah Ferrari (Università degli Studi di Padova) e Claudia Terribile (storica dell’arte).

Infine, due focus sulla presenza dell’artista veneziano in due diversi contesti territoriali. A Bassano, innanzitutto, in particolare nel Duomo della città veneta: la storica dell’arte Claudia Caramanna parlerà della pala del Rosario e la restauratrice Antonella Martinato descriverà i lavori sulla Madonna del Rosario. Un secondo focus sulla Spagna: María Suárez e Alejandro del Pozo Maté (entrambi della Universidad Complutense de Madrid) racconteranno i dipinti nelle collezioni spagnole tra il XVI e il XVII secolo e l’influenza della Dalpontiana Methodus

Il comitato scientifico del convegno è composto da Bernard Aikema (Università degli Studi di Verona), Giovanni Maria Fara (Università Ca’ Foscari Venezia), Sabine Engel (Gemäldegalerie Berlin), Stefania Mason (Università di Udine), Giorgio Tagliaferro (University of Warwick).

Il convegno è stato reso possibile grazie al supporto della Fritz Thyssen Stiftung für Wissenschaftsförderung».

Fondazione Giorgio Cini, Isola di S. Giorgio Maggiore, Venezia

Info: www.cini.it

Ph.

Leandro Bassano, Madonna del Rosario (part.). Bassano del Grappa, Chiesa di S. Maria in Colle. Foto: Fulvio Bicego.

Giuseppe Longo

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