Palermo – Rinnovato lo stato di agitazione alla Sispi. Ieri mattina, riuniti in assemblea, i lavoratori e le lavoratrici della società in house che si occupa dei sistemi informatici e telematici del Comune di Palermo hanno votato decidendo di riattivare il blocco dello straordinario e della reperibilità.
A fare scattare la mobilitazione, l’ultimo annuncio dell’azienda in un incontro con Fiom e Fim che si è svolto nei giorni scorsi. I vertici aziendali hanno deciso di attuare quanto previsto dal Comune sulla decurtazione del salario ai lavoratori prevista dal piano di riequilibrio. Un regime, al quale sono sottoposte le partecipate, che intacca il contratto integrativo vigente e che prevede tagli del 5 per cento per 6 anni.
In particolare è già stato ricalcolato il premio di risultato. Quest’anno, la differenza in media è di 1.130 euro per il livello B2. Poco più o poco meno per i livelli più alti o più bassi. E l’azienda ha già comunicato che a ruota seguiranno tagli ai buoni pasto e all’indennità di reperibilità.
“E’ stata una riunione molto dura e aspra – riferiscono il segretario generale Fiom Palermo e Sicilia Francesco Foti e il segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile, assieme alle Rsu Fiom Antonio Flaccomio e Fim Giuseppe Di Giorgi e Giuseppe Militello, a proposito dell’incontro del 20 giugno scorso con la presidente Sispi Giovanna Gaballo e con il vice presidente Salvatore Seminara – Ribadiamo il fatto che Sispi è un’azienda virtuosa, che non ha debiti e ma produce servizi e un fatturato solido e un’attività d’eccellenza per innovare i processi della pubblica amministrazione. Oggi i lavoratori hanno espresso ancora una volta biasimo per l’irresponsabilità della politica che ha votato in consiglio comunale, tranne poche eccezioni, la scellerata delibera che decurta il salario ai metalmeccanici. Oltre al blocco dello straordinario e della reperibilità, le prime decisioni già prese da lavoratori, valuteremo azioni legali e sindacali da intraprendere”.
hanno votato decidendo di riattivare il blocco dello straordinario e della reperibilità.
A fare scattare la mobilitazione, l’ultimo annuncio dell’azienda in un incontro con Fiom e Fim che si è svolto nei giorni scorsi. I vertici aziendali hanno deciso di attuare quanto previsto dal Comune sulla decurtazione del salario ai lavoratori prevista dal piano di riequilibrio. Un regime, al quale sono sottoposte le partecipate, che intacca il contratto integrativo vigente e che prevede tagli del 5 per cento per 6 anni.
In particolare è già stato ricalcolato il premio di risultato. Quest’anno, la differenza in media è di 1.130 euro per il livello B2. Poco più o poco meno per i livelli più alti o più bassi. E l’azienda ha già comunicato che a ruota seguiranno tagli ai buoni pasto e all’indennità di reperibilità.
“E’ stata una riunione molto dura e aspra – riferiscono il segretario generale Fiom Palermo e Sicilia Francesco Foti e il segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile, assieme alle Rsu Fiom Antonio Flaccomio e Fim Giuseppe Di Giorgi e Giuseppe Militello, a proposito dell’incontro del 20 giugno scorso con la presidente Sispi Giovanna Gaballo e con il vice presidente Salvatore Seminara – Ribadiamo il fatto che Sispi è un’azienda virtuosa, che non ha debiti e ma produce servizi e un fatturato solido e un’attività d’eccellenza per innovare i processi della pubblica amministrazione. Oggi i lavoratori hanno espresso ancora una volta biasimo per l’irresponsabilità della politica che ha votato in consiglio comunale, tranne poche eccezioni, la scellerata delibera che decurta il salario ai metalmeccanici. Oltre al blocco dello straordinario e della reperibilità, le prime decisioni già prese da lavoratori, valuteremo azioni legali e sindacali da intraprendere”.