Palermo – «Il nuovo incendio che ha colpito la discarica di Bellolampo ha almeno un aspetto positivo. Ha reso evidente, addirittura con un comunicato ufficiale della stessa RAP, che a quasi un anno dai gravissimi incendi del 2023, le misure di prevenzione sono quasi del tutto inesistenti.
Ancora una volta ci si affida alla dedizione degli operai presenti sul posto o rientrati in servizio dopo il turno di lavoro, oltre che ovviamente alla disponibilità dei Vigili del Fuoco, i cui mezzi a disposizione non pare siano debitamente stati potenziati in ragione di quanto accaduto la scorsa estate.
Mentre ancora attendiamo di sapere se, come e da chi siano stati coperti tutti i costi per i danni alla discarica dello scorso anno, apprendiamo ora che “tra circa un mese” sarà installato un sistema di termocamere, che lanceranno alert in caso di incendi. Che dire: alla buon’ora!
Ma come è possibile che dopo un anno e dopo i tanti proclami successivi agli incendi ci ritroviamo in questa situazione? Come è possibile che di fronte a giorni di emergenza caldo con il pericolo incendi ci riscopriamo vulnerabili, senza che, evidentemente, nulla di decisivo sia stato fatto per prevenire i pericoli?
La governance di RAP non faccia la vittima degli eventi e si assuma delle responsabilità.
Se è vero che non si può passare al 100% di differenziata in pochi mesi, è altrettanto vero che il tempo di un anno è più che sufficiente per le opere di mitigazione del rischio di incendio: cosa è stato fatto?
Chiederò con forza che il Consiglio Comunale sia coinvolto nella discussione sull’accaduto».
Lo dichiara la consigliera comunale Mariangela Di Gangi.