Palermo – La storia di Aron, il pittbul arso vivo in centro città a Palermo dal suo proprietario nel mese di gennaio ha scosso l’ Italia intera.
Aron ha lottato tra la vita e la morte per oltre tre giorni, dopo che in via delle Croci, nel centro del capoluogo siciliano, era stato legato con una catena a un palo e dato alle fiamme.
Ricoverato tramite l’intervento di un passante e successivamente grazie all’intervento della LAV associazione animalista, aveva riportato ustioni su oltre l’80% del corpo e gravi danni agli organi interni.
A distanza di qualche mese dalla tragica fine del cane Aron, il pitbull bruciato vivo da Carmelo Russo il proprietario, la Procura ha chiesto l’archiviazione per l’uomo che ha ucciso l’animale, considerato incapace di intendere e volere.
Le Associazioni Animaliste (che hanno effettuato opposizione tramite i loro uffici legali ) dopo un incontro con il neo insediato ad Aprile l’Assessore al benessere Animale Fabrizio Ferrandelli hanno chiesto a gran voce un’ordinanza che vieti la detenzione di animali al Signor Carmelo Russo visto la crudeltà efferata del suo gesto nei confronti del povero cane.
L’assessore Ferrandelli ha immediatamente colto la richiesta e tramite i propri uffici, l’intervento del Sindaco Lagalla e la collaborazione dei volontari ecco che viene emanata l’ordinanza 96 del 12 giugno 2024.
“E’ un grande segno di civiltà da parte del comune di Palermo, quasi un atto dovuto”, ha dichiarato l’Assessore Ferrandelli; “dove la legge non ha trovato applicazione per via dei riscontrati disturbi psichiatrici del soggetto, è l’amministrazione comunale che prova ad intervenire cin un’ordinanza specifica, accogliendo i suggerimenti delle associazioni animaliste manifestati durante le riunioni dei tavoli tecnici di coordinamento avviati per condividere le azioni per il benessere animale in città “.
Questo è un altro passo effettuato verso la tutela degli esseri sezienti poiché come disse Ghandi “La civiltà d’un popolo si misura da come tratta gli animali”.