Firenze – “Note al Museo” nei musei di San Marco e del Cenacolo di Santa Apollonia a Firenze. L’Orchestra da Camera fiorentina veste di note le sale e i capolavori dei due musei con dieci momenti musicali da giugno a ottobre. Il debutto venerdì 21 giugno alle 11.00 al Museo di San Marco per la Festa della musica.
«Due preziosi scrigni d’arte incastonati nel centro di Firenze ma lontani dal clamore della folla, il Museo di San Marco e il Cenacolo di Santa Apollonia offriranno al pubblico da giugno a ottobre una visita ancora più suggestiva con i contrappunti musicali degli ensemble dell’Orchestra da Camera di Firenze.
La rassegna, che si inaugura il 21 giugno per la Festa della Musica e si conclude il 26 ottobre, spazierà da Bach a Mozart a Ravel e, inevitabilmente, a Puccini nell’anno del centenario, fino alla musica per il grande schermo di Morricone, Bakalov, Piovani, Rota.
Il progetto è stato finanziato dal Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo e realizzato dalla Direzione regionale Musei nazionali Toscana insieme all’Orchestra da Camera Fiorentina.
I dieci momenti musicali esalteranno e accompagneranno l’esperienza di visita degli spazi della Biblioteca monumentale di Michelozzo, del Refettorio piccolo e del chiostro di sant’Antonino al Museo di San Marco e del Cenacolo di Santa Apollonia, trasformandola da contemplativa a immersiva negli infiniti rimandi e dialoghi non didascalici tra note e visioni d’arte, in una modalità di ascolto non statica, con le consuete sedute, ma itinerante e avvolgente.
I capolavori di Beato Angelico, del Ghirlandaio, di fra Bartolomeo, di Andrea del Castagno e le monumentali architetture di Michelozzo a San Marco, il Chiostro, il Refettorio e la Biblioteca, che normalmente accolgono il pubblico con spazi sorprendentemente riservati e silenziosamente raccolti, si vestiranno delle note dell’Orchestra da Camera fiorentina.
Nel segno di Bach l’appuntamento inaugurale di venerdì 21 giugno al Museo di San Marco (ore 11.00) insieme all’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta: in programma due celebri “Concerti brandeburghesi”, solisti Marco Lorenzini al violino, Angela Camerini e Filippo Mannucci ai flauti.
Tutto Puccini sabato 29 giugno al Museo di San Marco (ore 10.00), insieme al Quartetto dell’Orchestra da Camera Fiorentina.
Venerdì 5 luglio al Cenacolo di Santa Apollonia (ore 10.00) un appuntamento dedicato alla settima arte, con colonne sonore di Morricone, Bakalov, Piovani e Rota interpretate dai Solisti dell’Orchestra da Camera Fiorentina.
“Le voci umane” è il duo formato da Leonardo Percival Paoli al fagotto e Gabriele Bracci al violoncello – entrambi prime parti dell’Ogi – in scena martedì 16 luglio al Museo di San Marco (ore 10.00): dal barocco al classicismo, da Bach a Mozart.
Ancora Puccini, con arie da “La Bohème”, “Turandot”, venerdì 19 luglio Museo di San Marco (ore 10.00): Sofia Paterni all’arpa accompagna il soprano Valeria Lanini.
Dopo la pausa agostana, la rassegna riparte giovedì 5 settembre al Museo di San Marco (ore 10.00): sul palco il Quartetto Elleboros, musiche di Fauré e Ravel. In arrivo i concerti dell’Orchestra da Camera Fiorentina al Cenacolo di Sant’Apollonia (sabato 21 ore 11.00), dell’Hungarica Ensemble Horvath al Museo di San Marco (7/10 ore 10.00), del duo pianistico Giacomo Alessandrini e Francesco Marri al Cenacolo di Sant’Apollonia (9/10 ore 10.00). La rassegna si chiude al Cenacolo di Sant’Apollonia con due straordinari contrabbassisti, Andrea Bocini e Antonio Mercurio, ospiti dell’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta (26/10 ore 10.00).
“E’ questa una occasione importante – dichiara Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali della Toscana -consentita dal finanziamento accordatoci dal Ministero della Cultura, per proporre in alcun musei suggestivi interventi musicali affidati all’esperienza dell’Orchestra da Camera fiorentina, diretta da Giuseppe Lanzetta, e dai suoi musicisti, con un programma vario e di sicuro interesse per il pubblico in visita nei nostri siti museali, che potrà restare sorpreso e venire accolto da celebri brani musicali o da proposte meno consuete ma altrettanto significative, nel segno della fusione tra arti diverse.”
I concerti sono gratuiti nel Cenacolo di Sant’Apollonia e compresi nel biglietto di ingresso al Museo di San Marco: intero € 8.00, ridotto € 2.00 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni. Il biglietto è acquistabile anche con il bonus cultura 18app. I biglietti sono in vendita anche on-line. Prenotazioni facoltative + € 3.00. Tel: +39 055 294883. Costo della prenotazione: € 3.00».
Museo di San Marco piazza San Marco, 3 Firenze Tel: +39 055 0882000
Cenacolo di Santa Apollonia via XXVII Aprile, 1 Firenze Tel: +39 055 290656
Orchestra da Camera Fiorentina Via Monferrato, 2 Firenze 055 783374 333 7883225 info@orcafi.it
Info:
museitoscana.cultura.gov.it
orchestradacamerafiorentina.it
Museo di San Marco
Il museo custodisce il più grande complesso al mondo di opere del Beato Angelico come l’iconica Annunciazione, capolavoro della pittura rinascimentale, la Deposizione, il Trittico di San Pietro martire, la Pala di Annalena, il Giudizio Universale, la Pala di San Marco, e il Tabernacolo dei Linaioli. Nel museo sono esposte altre opere di inestimabile valore storico-artistico, prime fra tutte il Cenacolo del Ghirlandaio, la Madonna col Bambino di Paolo Uccello, dipinti di Fra Bartolomeo e di Giovanni Antonio Sogliani, terrecotte dei Della Robbia e il famoso ritratto di Girolamo Savonarola, che nel convento soggiornò a partire dal 1489, dipinto da Fra Bartolomeo. Il museo comprende gli splendidi spazi dell’ex convento quali il chiostro di Sant’Antonino, i due Refettori, la sala del Capitolo, le Celle dei monaci e la Biblioteca di Michelozzo, la prima biblioteca “pubblica’’ del Rinascimento costruita per espresso volere di Cosimo de’ Medici il Vecchio, che conserva ed espone ciclicamente straordinari codici miniati. Il museo è anche un punto di riferimento per un dialogo tra le arti e ospita iniziative ed eventi nazionali e internazionali di musica rinascimentale, danza contemporanea, azioni teatrali, incontri e presentazioni.
Cenacolo di Santa Apollonia
La più sorprendente illusione della realtà dell’intera civiltà rinascimentale. Così lo storico dell’arte Henry Thode definiva l’Ultima Cena di Andrea del Castagno nell’ex monastero di Sant’Apollonia, a Firenze. Quel capolavoro di metà Quattrocento, modello per importanti artisti quali Piero della Francesca, Ghirlandaio e Leonardo, si ammira nel Cenacolo di Sant’Apollonia. Un luogo sorprendentemente riservato e lontano dai flussi turistici, dove il visitatore può ancora assaporare il silenzio, conoscere la storia del luogo e contemplare l’arte potente di un grande pittore, Andrea del Castagno e della sua opera monumentale. Questo gioiello è stato per secoli custodito gelosamente dalle monache benedettine fino all’Ottocento, quando fu svelato alla città solo dopo le soppressioni conventuali. Oggi gli affreschi di Andrea del Castagno regalano emozioni straordinarie: l’Ultima cena, la Crocifissione, la Deposizione nel sepolcro e la Resurrezione sono scene di rara potenza espressiva, meraviglie del Quattrocento fiorentino.
Giuseppe Longo