Dal 16 maggio al 14 giugno, rassegna teatrale centenario Eleonora Duse

Venezia – Rassegna teatrale – Dall’archivio alla scena: alla Fondazione Giorgio Cini i mille volti di Eleonora Duse.

«Al via il 16 maggio con lo spettacolo Le sue rose che considero baci di Sonia Bergamasco la rassegna teatrale, curata da Maria Ida Biggi e Marianna Zannoni, realizzata dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e dedicata alla “Divina” nel centenario della sua morte.

La donna, l’artista, l’amica, la rivoluzionaria, la creativa, la spirituale: sono tanti i volti di Eleonora Duse che emergono da lettere, documenti, scritti e testimonianze che la riguardano. Tanti ritratti che vogliono descrivere una vera e propria icona femminile, pioniera della parità di genere nel teatro, inesauribile fonte d’ispirazione per molti artisti del ‘900 e ancora oggi un modello per intere generazioni di attori e di attrici.

Dalla collaborazione tra l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale nasce Dall’archivio alla scena, rassegna di sei spettacoli teatrali che dal 16 maggio al 14 giugno vedranno alternarsi sul palco dello Squero sull’Isola di San Giorgio nomi di spicco del panorama attoriale italiano e alcune tra le più prestigiose scuole di teatro a livello nazionale. Il progetto, curato da Maria Ida Biggi, si inserisce nel più ampio calendario del progetto biennale DONNADUSE: Eleonora nostra contemporanea, un programma itinerante nel Veneto realizzato in occasione del primo centenario dalla sua scomparsa in collaborazione con la Regione del Veneto, il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini.

Punto di partenza per la realizzazione della rassegna è stata la consultazione della collezione più ampia e completa di documenti sulla vita e sull’arte di Eleonora Duse di cui la Fondazione Giorgio Cini è in possesso. A cogliere l’invito dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma di confrontarsi con l’arte e il teatro della “Divina”, tre autorevoli attrici italiane – Sonia Bergamasco, Lucia Poli ed Elena Bucci che per l’occasione hanno lavorato a stretto contatto con la direttrice dell’Istituto Maria Ida Biggi, docente di Discipline dello spettacolo all’Università Ca’ Foscari Venezia e con Marianna Zannoni, responsabile scientifica dell’Istituto – e tre rilevanti scuole di teatro – l’Accademia dei Filodrammatici, la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale – che hanno coinvolto i propri allievi nella creazione di altrettante drammaturgie originali.

La rassegna si apre dunque giovedì 16 maggio alle ore 19.00 con Le sue rose che considero baci. Eleonora Duse vista dagli altri, scritto e interpretato da Sonia Bergamasco, in dialogo con Marianna Zannoni, che fornirà al pubblico un ritratto di Eleonora Duse attraverso la voce di altri artisti, testimoni illustri della sua arte. Attrice e regista, musicista e poetessa, Bergamasco ha lavorato con Antonio Latella, Thomas Ostermeier, Jan Fabre, Thodoros Terzopoulos, Carmelo Bene, Giorgio Strehler ed è regista e interprete di spettacoli in cui l’esperienza musicale si intreccia più profondamente con il teatro. Al cinema e in televisione ha lavorato con Liliana Cavani, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Marco Tullio Giordana, Riccardo Milani e Roberta Torre. Ha inoltre pubblicato la raccolta di poesie Il quaderno per La nave di Teseo editore e il libro Un corpo per tutti. Biografia del mestiere di attrice per Giulio Einaudi editore.

Per la realizzazione dello spettacolo inedito che inaugura Dall’archivio alla scena Sonia Bergamasco, profonda ammiratrice e studiosa della Duse, ha selezionato una serie di lettere e telegrammi di artisti, attori e amici della grande attrice per restituire, per squarci e frammenti, un ritratto al tempo stesso della donna e dell’artista. A proposito dell’esperienza creativa sottolinea come «La Stanza Duse della Fondazione Giorgio Cini è stato il mio primo riferimento di ricerca, e resta fra i più ricchi e preziosi. Un’isola nell’isola di Venezia, città ideale anche per Eleonora Duse. Tornare in quella ‘Stanza’, ogni volta, è un’emozione profonda, è la possibilità di fare nuove scoperte».

Il secondo appuntamento della rassegna sarà per venerdì 24 maggio con In viaggio con la Duse, una produzione della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano per la regia di Massimo Navone.

Martedì 28 maggio sarà invece la volta di S’io fossi davvero poeta. Eleonora Duse e Giovanni Papini, recital di e con Lucia Poli, nato da un lavoro di selezione di un gruppo di lettere tra la grande attrice e lo scrittore fiorentino, realizzato da Maria Ida Biggi.

Giovedì 30 maggio gli allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni porteranno in scena Il baule dei mistici. Una ricerca sulla spiritualità di Eleonora Duse, mentre martedì 11 giugno Rivoluzione Duse. Inno agli stregati è l’omaggio che Elena Bucci tributerà alla diva grazie a un lavoro di scavo nell’archivio tra lettere e testimonianze.

A chiudere la rassegna, venerdì 14 giugno Il respiro dell’anima. Eleonora Duse rivelata da Dora Setti che vedrà impegnati gli allievi dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano.

Tutti gli spettacoli si svolgeranno all’Auditorium “Lo Squero” all’Isola di San Giorgio Maggiore alle ore 19.00».

Fondazione Giorgio Cini, Isola di S. Giorgio Maggiore, Venezia

Info:

www.cini.it

Programma:

https://risorse.teatrostabileveneto.it/dall-archivio-alla-scena-duse

Giuseppe Longo

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