Bruxelles – Martedì 30 aprile è entrato in vigore il nuovo quadro di governance economica dell’Unione europea, concepito per rafforzare la sostenibilità del debito degli Stati membri e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva di questi ultimi. Si tratta della riforma più significativa, ampia e ambiziosa delle norme di governance economica dell’UE dall’inizio della crisi finanziaria, poiché ridefinisce le norme economiche dell’Unione.
Il nuovo quadro promuoverà politiche di bilancio sane, oltre a riforme e investimenti che stimolino la crescita, in linea con le priorità europee. Contribuirà a rendere l’UE più competitiva e meglio preparata alle sfide future, sostenendo i progressi verso un’economia verde, digitale, inclusiva e resiliente e consolidando la capacità di sicurezza dell’Europa. Affronta inoltre le carenze del quadro precedente rendendolo più semplice, trasparente ed efficace, garantendo una maggiore titolarità nazionale e una migliore applicazione delle norme. Le norme tengono conto della necessità di ridurre gradualmente e in modo duraturo l’aumento dei livelli di debito pubblico, compreso quello derivante dalla pandemia di COVID-19.
Il 26 aprile 2023, dopo un lungo periodo di riflessione e consultazioni, la Commissione aveva presentato le proposte legislative di riforma del quadro. Nell’aprile 2024 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno formalmente adottato la legislazione, che è ora in vigore.
La prossima tappa fondamentale di transizione al nuovo quadro sarà la presentazione del pacchetto di primavera del semestre europeo il 19 giugno, quando la Commissione fornirà orientamenti agli Stati membri per l’elaborazione dei rispettivi piani strutturali nazionali di bilancio a medio termine. Tali piani, che definiranno gli obiettivi di bilancio degli Stati membri, le riforme prioritarie e gli investimenti, dovranno essere presentati alla Commissione entro il 20 settembre 2024.