Sispi, il dissenso Fiom e Fim sul contratto di servizio. “Lavoratori più poveri. Nulla di quello che chiedevamo è stato approvato”

Palermo – Fiom Cgil e Fim Cisl esprimono il loro dissenso sull’approvazione, da parte del consiglio comunale, del rinnovo del contratto di servizio con la Sispi “che non soddisfa nessuna delle richieste dei lavoratori”.   

“Tre giorni per partorire un topolino. Abbiamo assistito a un consiglio comunale da brividi. Siamo in mano a una classe politica totalmente inadeguata. Vedendo come si sono comportati con Sispi capiamo perché la città è allo sbando. Invitiamo i cittadini ad assistere in streaming o di presenza a una seduta”, dichiarano i l segretario generale Fiom Palermo e Sicilia Francesco Foti e il segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile, assieme alle Rsu Fiom Antonio Flaccomio e Fim Giuseppe Di Giorgi e Giuseppe Militello.

“Non è stato approvato nulla di quello che chiedevamo, né per quanto riguarda il rinnovo del contratto di secondo livello,  né nuove assunzioni – proseguono Fiom e Fim –   L’unico pannicello caldo, lo spostamento della durata del contratto da 6 a 9 anni, non sappiamo se sia un bene o un male, viste le condizioni correnti per i lavoratori, che ottengono solo tagli al salario, il blocco delle progressioni di carriera ed economiche e la decurtazione dell’integrativo del 5 per cento ogni anno per 6 anni. Questa riduzione dei costi della contrattazione decentrata a cascata riguarderà tutte le partecipate”.

Fiom e Fim non risparmiano critiche a singoli consiglieri. “E’ emersa una posizione preconcetta nei confronti dei lavoratori della Sispi e un intento punitivo, da parte dei consiglieri Forello e Argiroffi, dal momento che hanno criticato nel merito i servizi che eroga l’azienda, esprimendosi di fatto contro i lavoratori e il loro salario, dimostrando di non conoscere la realtà Sispi né i servizi che eroga. Può darsi che siano per la privatizzazione? Una posizione legittima, per carità, ma noi siamo sempre contrari”.

I sindacati confermano di essere stati supportati in queste settimane e in consiglio da altri gruppi delle opposizioni. “Ma l’ordine del giorno presentato per chiedere di provvedere alle assunzioni purtroppo è stato bocciato dalla maggioranza – aggiungono Foti, Nobile, Flaccomio, Di Giorgio e Militello –  Il problema delle assunzioni è per noi all’ordine del giorno dalla precedente amministrazione, da allora esterniamo la nostra preoccupazione. Ci aspettavamo maggiore sensibilità. Non una bocciatura. Tra qualche anno i lavoratori e le lavoratrici di Sispi saranno in pochissimi, faranno i passacarte e tutto sarà esternalizzato. Così si uccidono i lavoratori”.

Tra gli emendamenti approvati dalla maggioranza anche quello che chiedeva il riconoscimento degli incentivi tecnici alle figure apicali.

“Poteva essere usato lo stesso criterio anche per il rinnovo dell’integrativo anziché trincerarsi dietro pareri tecnici e di fatto rinunciando all’azione politica.  Come è possibile – domandano Fiom e Fim –  che si taglia il salario ai lavoratori e invece gli incentivi tecnici ai quadri possono ancora essere erogati? Non intaccano anche loro il piano di riequilibrio? Da oggi, a conclusione di queste giornate, i lavoratori sono più poveri.  Continueremo a fare azioni sindacali e se le riterremo opportune anche azioni legali a difesa dei diritti dei lavoratori. La nostra battaglia non si ferma”.

“Non è stato approvato nemmeno – concludono i sindacati – l’emendamento inizialmente condiviso da tutti i gruppi, di maggioranza e di opposizione, che mirava ad allineare genericamente la delibera Sispi al piano di riequilibrio che, come sappiamo, potrebbe essere ridiscusso in un prossimo futuro”.

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