Monreale (PA) – “Se non agisci per la pace, sei complice di guerra” – Lettera aperta di Nicolò Mannino.
«In piena Settimana Santa, mentre il tintinnio del martello suo chiodi forano mani e piedi del Cristo, Nicolò Mannino (interlocutore / referente della Pontificia Accademia di Teologia – Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale e Consulente alla Legalità nel Comune di Palermo e Piana degli Albanesi), prende carta e penna e scrive un messaggio indirizzato a tutti coloro che oltre i cortei e le manifestazioni in piazza mettono cuore, azione, dialogo e tutto ciò che possono affinché la Pace blocchi ogni forma di guerra, sia con se stessi che con il mondo intero.
“Mai come oggi la paura di una guerra nucleare è alle porte. Ma la si smetta, mi rivolgo a chi crede di essere un pezzo grosso o un politico di grido, di seminare odio e puntare il dito mentre tanti bambini muoiono, case crollano, speranze devastate, attese che svaniscono sotto le macerie di una guerra assurda e diabolica.
Si vuole fare sul serio, iniziando a essere autentici “Operatori di Pace”: Che Pasqua è quella che si presenta ai nostri occhi tra vittime, sangue, bombardamenti, mentre fiumi di sangue innocente inonda le coscienze di chi fa finta di avere un cuore umano ma la pietra è già divenuta roccia.
Si ritorni prima di tutto – dice Nicolò Mannino – a fare Pace con se stessi, a trovare quel sussulto di coerenza tra ciò che si pensa, che si è e che si fa.
Se non si agisce nel proprio piccolo a essere ambasciatori di pace, fari di bellezza d’animo, amabili nell’azione e nell’agire, non si è certo Operatori di bene e neanche di Pace. Se non si agisce si è complici di ogni guerra, di ogni forma di guerra, di tutto ciò che è morte e angoscia. Basta, adesso si faccia sul serio, i cosiddetti “politici dell’ultima ora” non stiano a puntarsi il dito ma facciano squadra per una Pace che sia Pace vera, autentica globale e porti quel sussulto di Pasqua nel mondo.
Tutti, ma proprio tutti, ci si metta in gioco per seminare armonia, accoglienza, amore e dedizione. Iniziando nelle famiglie, nei luoghi di lavoro e di aggregazione. Agiamo con la pace nel cuore e poi facciamo di tutto affinché in questo mondo insanguinato dall’odio torni a riscaldare ogni cuore un autentico bagliore di pace.
Facciamo nostra l’esortazione di Don Tonino Bello – conclude Nicolò Mannino – “Voi sparate pure i vostri cannoni e noi suoneremo le nostre campane”».
Giuseppe Longo