Palermo – Via Crucis con la croce arrivata da Lampedusa: Nicolò Mannino “Schiodiamo le croci dell’odio e cantiamo la Resurrezione.
«Un venerdì di Quaresima che non passa nel dimenticatoio quello vissuto nel quartiere Roccella – Sperone a Palermo, zona di periferia della città guidata dal Sindaco Roberto Lagalla. Don Ugo Di Marzo è un forte punto di riferimento.
La gente trova in lui ascolto, conforto ma anche un vangelo che non permette errori di valutazione, Per una “Via Crucis” pregata di simbologia pura e tanta spiritualità ecco partecipare anche l’amico Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, consulente per la cultura della Legalità e cittadinanza attiva del Comune di Palermo e da recente nomina anche interlocutore-referente della Pontificia Accademia di Teologia. Indubbiamente il binomio Mannino -Di Marzo dice tutto. La gente è numerosa. Appuntamento sotto il grande murales dove Fratel Biagio Conte ha sfidato la mafia issando la croce del riscatto.
La prima meditazione è del professore Nicolò Mannino che per l’occasione ha portato una croce particolare: due travi di colore azzurro richiamanti un barcone che ha visto salire a bordo diversi bambini, donne e uomini e che probabilmente hanno trovato la morte nel Mediterraneo. Croce che grida Verità e Giustizia, che piange e invoca soccorso.
A scortare il passaggio della Via Crucis tra vicoli semi bui e strade che invocano aiuto, ci pensano le macchine dei Carabinieri, Polizia di Stato e Digos. Non perdono d’occhio nulla. Don Ugo Di Marzo anima e propone una cultura di rinascita e di cambiamento. Nicolò Mannino, davanti la chiesa di San Marco chiude il percorso invitando tutti a “fare sul serio e credere che la vera Pasqua esige una conversione che porta alla fioritura della fede senza tentennamenti e silenzi omertosi”.
E’ quasi mezzanotte, ore di preghiera e riflessioni chiari e forti ne hanno scandito i minuti. La gente ritorna alle loro case e le pattuglie fanno rientro nelle rispettive caserme. La Croce del “Riscatto” da oggi è nella Chiesa “Madonna delle Grazie” di Don Ugo Di Marzo, dove accogliendo il Parlamento della Legalità Internazionale ha già insediato l’Ambasciata della Tenerezza. E dove c’e’ la tenerezza e l’abbraccio di una madre, il cambiamento di cuore e mente è assicurato. A Nicolò Mannino e Don Ugo Di Marzo tutto il nostro incoraggiamento e fraterna ammirazione».
Giuseppe Longo