Annullato il sit-in di questa mattina: “Restiamo in attesa degli impegni presi per snellire tutti i passaggi e dare risposte ai cittadini”
Palermo – Ritardi per le pratiche delle invalidità civili: l’assessore Giovanna Volo ha convocato ieri la Cgil dopo che era stato annunciato per oggi un sit-in sotto la sede dell’assessorato regionale della Salute di piazza Ziino.
La Cgil aveva deciso di autoconvocarsi in segno di protesta contro i ritardi accumulati dall’Asp di Palermo nelle procedure di riconoscimento dell’invalidità civile e della condizione di handicap.
L’incontro chiesto è arrivato, sotto la pressione dell’autoconvocazione, e il sit-in è stato annullato. All’incontro ha partecipato una delegazione della Cgil composta da Laura Di Martino della segreteria Cgil Palermo, Calogero Audino, responsabile del dipartimento per i diritti delle persone disabili , Giuseppe Guarcello della segreteria provinciale dello Spi, Valerio Lombardo, direttore del patronato Inca Cgil Palermo e l’avvocato Paolo Palma, consulente del Patronato in materia.
La Cgil ha chiesto all’assessore Giovanna Volo di farsi garante di un incontro con tutte le parti interessate, Asp, Inps e Assessorato al fine di risolvere la gravità di un’emergenza che vede migliaia di persone e famiglie sospese, in attesa del riconoscimento di un diritto, in spregio ai principi sanciti dall’articolo 38 della Costituzione.
L’assessore della Salute ha preso l’impegno a fare i passaggi con l’Asp e con l’Inps “per trovare una soluzione veloce, che dia risposte alle cittadine e ai cittadini”.
“Registriamo l’apertura al confronto e al dialogo, restiamo in attesa di una nuova convocazione confidando negli impegni presi dall’assessore e, se dovessero essere disattesi, siamo pronti a scendere in piazza insieme agli utenti”, dicono i rappresentanti sindacali di Cgil Palermo, Inca e Spi Cgil Palermo.
I sindacalisti hanno denunciato “ritardi allarmanti” nell’evasione delle domande di invalidità civile, handicap, sordità, cecità e collocamento mirato i tempi di attesa per l’esame delle richieste sono aumentati ormai da alcuni anni e i ritardi nello smaltimento delle pratiche continuano ad aggravarsi di mese in mese. “A Palermo, in particolare, i tempi di attesa per essere sottoposti alla prescritta visita medica, da parte delle competenti commissioni mediche del servizio sanitario pubblico, attualmente si aggirano intorno ai 2 anni dalla data della domanda, contro i 120 giorni previsti dalla legge quale termine massimo, dai dati disponibili risulta che le pratiche in giacenza per le prime visite, fino al 31 maggio 2022, erano 66.263 con un indice di risposta pari al 42 per cento di richieste esitate, E la situazione non è cambiata, in quanto i tempi medi che noi riscontriamo non si sono ridotti”.
Il sindacato ha avanzato proposte utili finalizzate a promuovere la stipula di protocolli, convenzioni e buone pratiche tra le aziende sanitarie provinciali e l’Inps per semplificare le procedure, avere un andamento omogeneo in tutte le provincie e ridurre a una sola visita medica, contro le due attuali, quelle occorrenti per il riconoscimento (o il diniego) del diritto.