Campo: “Schifani, che è nuovo commissario straordinario, non ha idee migliori che progettare due inceneritori”

Palermo – “Ci sono strumenti di gestione molto efficaci che hanno già portato tantissimi comuni siciliani a superare il 65% di differenziata: progressi che il governo siciliano sta colpevolmente ignorando, perché troppo impegnato a promuovere la realizzazione di due mega inceneritori nella nostra Isola. Da ieri inoltre Renato Schifani è stato anche nominato commissario straordinario per la gestione dei rifiuti. Ci aspettiamo a questo punto una maggiore celerità nella stesura del Piano regionale dei rifiuti anche per capire quali strategie voglia mettere in atto per rendere più efficiente la raccolta differenziata in Sicilia oltre alla realizzazione dei due termovalorizzatori di cui già abbiamo contezza visto che hanno sottratto ben 800 milioni di risorse a valere sui fondi FSC”. Lo dice la deputata del Movimento 5 Stelle, della provincia di Ragusa, Stefania Campo, che oggi ha preso parte al convegno “Sicilia Munnizza Free”, organizzato da Legambiente Ragusa – Circolo il Carrubo, proprio sulle innovative strategie di gestione dei rifiuti. “Piuttosto che promuovere ulteriormente la raccolta differenziata, scontare la Tari ai cittadini virtuosi e realizzare impiantistica moderna volta al riciclo e alla sostenibilità ambientale, Schifani ha più volte dichiarato di voler realizzare i due termovalorizzatori in project financing, cioè affidando ancora una volta il business dei rifiuti ai privati. E allora ci domandiamo come mai questi 800 milioni non si sono lasciati altresì disponibili nell’area relativa all’ambiente prevista nell’accordo FSC? La sua stessa maggioranza ha dubbi su questa impostazione. Una scelta politica, difatti, che vincola risorse importanti, che se non si dovessero utilizzare potranno essere riprogrammate solo fra molti anni. Considerando anche il ponte sullo Stretto, c’è ben un terzo dell’intero fondo di 6,8 miliardi di risorse europee per la nostra Isola che risultano bloccate a causa di un presidente che non ha visione politica e che si piega ai progetti imposti da Roma, guarda caso proprio in coincidenza della campagna elettorale per le Europee di giugno”.

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