le corone ai tre monumenti e al cine-teatro Grifeo Il documentario sulla strage dei sindacalisti, monologhi e testimonianze
Palermo – Due giorni di iniziative, Il 2 e il 4 marzo, per la commemorazione del 76°anniversario dell’uccisione di Epifanio Li Puma.
Domani, giorno della ricorrenza dell’assassinio, avvenuto il 2 marzo 1948, alle ore 9.30 ci sarà la deposizione di una corona presso il monumento di Borgo Verdi, a Petralia Soprana. Alle 10.30 la deposizione di una corona presso il monumento Raffo, a Petralia Soprana, con gli interventi di Calogero Spitale, responsabile Camera del Lavoro zonale Alte Madonie e di Salvatore Ceraulo, segretario generale Spi Cgil Palermo. Alle ore 11.30 deposizione di una corona presso il monumento di Petralia Sottana.
Lunedì 4 marzo alle ore 9.30 presso il cine teatro Grifeo, a Petralia Sottana, si terrà una iniziativa aperta alle scuole, a più voci, tra filmati, monologhi e testimonianze, dal titolo “La nostra memoria storica per le nuove generazioni”. Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e memoria storica della Cgil Palermo, presenterà il documentario realizzato assieme a Pierluigi Basile, elaborato e montato da Fabrizio De Pascale, della fondazione Altobelli di Roma, dal titolo “Una strage ignorata, sindacalisti uccisi dalla mafia in Sicilia”, con interviste ai familiari di Li Puma, Rizzotto, Azoti, Miraglia, Casarrubea e di altri sindacalisti uccisi dalla mafia.
Seguiranno il monologo di Santo Li Puma “Sudore e sangue” e la testimonianza sulle lotte contadine di Antonio Neglia. Interventi di Pietro Politi, sindaco di Petralia Sottana, Pietro Macaluso, sindaco di Petralia Soprana, Maria Grazia Di Gangi, dirigente dell’istituto comprensivo Castellana-Polizzi-Alimena, Vito Pecoraro, dirigente dell’Iiss Pietro Domina di Petralia Sottana. Conclude Dario Fazzese, segretario Cgil Palermo.
“Con l’assassinio di Epifanio Li Puma, la mafia, gli agrari e la politica reazionaria siciliana vollero privare il movimento contadino madonita di un dirigente capace e prestigioso, che stava organizzando importanti iniziative di lotta per l’assegnazione delle terre incolte o mal coltivate alle cooperative dei contadini – dichiarano Dino Paternostro e Dario Fazzese, che ringraziano la fondazione Altobelli per la produzione e proiezione del documentario – Contemporaneamente, si volle lanciare un messaggio politico ai siciliani alla vigilia delle elezioni politiche del 18 aprile 1948, attraverso un crescendo di delitti. Il 2 marzo 1948, infatti, venne assassinato Li Puma, otto giorni dopo, il 10 marzo sarebbe stato ucciso Placido Rizzotto a Corleone e il primo aprile Calogero Cangelosi a Camporeale. Un messaggio chiaro: chi si schiera col movimento contadino e con la sinistra muore. La memoria di quelle lotte oggi serve ad onorare i nostri caduti, ma anche a contrastare le moderne forme di sfruttamento dei ceti sociali più deboli e i segnali di autoritarismo sempre più espliciti e inquietanti”.
“Un anniversario che ogni anno organizziamo coinvolgendo le giovani generazioni – dichiarano il responsabile Cgil Alte Madonie Lillo Spitale e il segretario Spi Cgil Palermo Salvatore Ceraulo – Li Puma è stata una delle prime vittime dell’occupazione delle terre dopo la strage di Portella della Ginestra. E’ importante l’incontro con gli studenti per tramandare un pezzo di una storia gloriosa e la memoria delle battaglie combattute dalla Cgil nelle Alte Madonie per la conquista della terra e per quei diritti sanciti sul piano economico dalla riforma agraria, grazie alla quale nel 1950 furono scorporati dai feudi della zona circa 10 mila ettari per assegnarli a 1.950 contadini. Riforma che espropriò i terreni dei feudi Verde, San Giovanni e Casal Giordano, dei barono Sgadari, Pottino e Mocciaro, con cui avvenne lo scontro. Sabato la corona verrà posta al monumento a Verdi, dove Li Puma fu ucciso. E poi saremo davanti agli altri due monumenti, che rappresentano tutti il valore di Epifanio Li Puma, uno dei principali dirigenti della lega contadina di Raffo”.