Palermo – Nel secondo anniversario dall’inizio del conflitto russo-ucraino, il “coordinamento per la Pace”, sigla che riunisce diverse associazioni palermitane, aderisce all’appello di mobilitazione nazionale lanciato dalla “Rete italiana pace e il disarmo” per sabato 24 febbraio.
Il presidio è previsto nello stesso luogo, piazza Vittorio Veneto, alla Statua, dove da oltre due anni le “donne per la pace” sono in presidio e si svolge a distanza di un anno dalla grande manifestazione per la pace di Palermo, un corteo che nel 2023 vide nella nostra città la partecipazione di oltre diecimila persone tra scolari, studenti, lavoratori e cittadini.
Quest’anno, alle motivazioni e alle preoccupazioni di una guerra, quella Ucraina, nel cuore dell’Europa, si aggiunge la preoccupazione per ciò che sta succedendo in Terra Santa, dove la violenza del terrore, sia di gruppi terroristici, sia di Stato, semina morte e distruzione sia in Israele, sia in tutta la Palestina, soprattutto nella Striscia di Gaza dove è in corso una vera e propria ecatombe.
Il presidio per la Pace è previsto per
sabato 24 febbraio, dalle ore 17 alle ore 19.
Piazza Vittorio Veneto alla Statua- Palermo
Le motivazioni nel documento nazionale
(https://retepacedisarmo.org/2024/fermiamo-la-criminale-follia-di-tutte-le-guerre-la-corsa-al-riarmo-la-distruzione-del-pianeta/) della Rete italiana Pace e disarmo (reti di oltre duecento associazioni) sono per il NO a tutte le guerre e il NO al riarmo e per chiedere alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace, impegnandosi per:
La messa al bando delle armi nucleari.
La riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta.
La riconversione dell’industria bellica, che sta traendo immensi profitti dalle guerre e dai conflitti armati.
L’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza.
La liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l’assistenza alla popolazione palestinese.
Il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania.
La soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine all’illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di libertà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l’Europa intera.Iil riconoscimento del diritto di asilo e la protezione a dissidenti, obiettori di coscienza, renitenti, disertori, profughi, difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti sociali e sindacalisti vittime della repressione politica in ogni contesto e nazione.
Il rafforzamento dell’azione umanitaria e di protezione dei diritti umani nei contesti di violenza strutturale (Afghanistan, Myanmar, Nagorno-Karabakh, Iran).
Lo stanziamento dello 0,7% del PIL a favore della cooperazione allo sviluppo.
La promozione di conferenze regionali di Pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, per ricostruire convivenza e sicurezza nelle regioni martoriate da guerre in Medio Oriente e in Africa, che coinvolgono milioni di persone che vengono uccise, espulse dalle proprie case, impoverite, costrette alle migrazioni forzate.
Coordinamento per la Pace di Palermo.
I promotori:
Acli Palermo, Anpi Palermo, Arci Palermo, Aps Teatro dei ragazzi, Associazione Comunità dell’Arca di Lanza del Vasto, Centro studi e documentazione Peppino Impastato, Centro studi Pio La Torre, Cgil Palermo, Centro Padre Nostro, Consulta per la pace del Comune di Palermo, Erripa Achille Grandi, Legambiente “Palermo futura”, Mir, Pax Christi, Presidio donne per la Pace, Sunia Palermo, Udu-Unione degli Universitari Palermo, Voci nel silenzio, Udi Palermo, Le Rose Bianche, coordinamento Donne Cgil Palermo, coordinamento donne Anpi Palermo, Emily, Donne caffè filosofico Bonetti, Fidapa sezione Palermo Felicissima, Il femminile è politico, #governo di Lei, Donne no Muos no War, Cif, Le Onde, Arcilesbica
Hanno aderito i movimenti politici:
Prc Palermo e Sinistra Italiana