Roma – Al Museo di Roma in Trastevere Rino Gaetano. La prima grande mostra nel segno di uno dei più amati cantautori italiani. Riportiamo per i lettori il saluto di Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma Capitale.
«Sono trascorsi oltre quarant’anni dalla morte prematura e improvvisa del cantautore Rino Gaetano, avvenuta il 2 giugno 1981 in un terribile incidente sulla via Nomentana.
In questi anni le sue canzoni hanno continuato a essere ascoltate, diffuse, interpretate, riconosciute e amate, come in un passaggio di testimone da una generazione all’altra. Oggi sono diventate brani senza tempo che appartengono a tutti, così allegre da riuscire a sdrammatizzare i momenti più complicati e così profonde da farci riflettere oltre la leggerezza.
Le note di Rino Gaetano sono entrate come colonne sonore nei film, sono circolate nel periodo difficile del lockdown come una sorta di inno alla speranza e rappresentano ormai un pezzo importante della nostra educazione sentimentale. Ereditare ritmi e parole di canzoni scritte da un giovane di quaranta anni fa, ritrovarle amate e canticchiate dai ragazzi di oggi, ci fa riflettere sul potere della musica di sopravvivere al trascorrere del tempo e sull’unicità di un artista come Rino Gaetano. Questa mostra è l’occasione per conoscere meglio la sua carismatica personalità, ripercorrere i momenti significativi della sua esistenza attraverso alcuni oggetti iconici e altri appartenuti alla sua vita quotidiana – dai cappelli agli abiti di scena, dalla collezione di dischi agli strumenti musicali – o anche per comprendere il contesto in cui le sue canzoni sono nate oppure il significato più autentico e profondo dell’amabilità e della leggerezza di musica e parole che però sovente denunciavano argomenti scomodi.
La sua cifra artistica, animata da una ribellione scanzonata, ha rappresentato una ingombrante “complessità” che forse gli ha impedito di conquistare il successo pieno della critica di allora, ma è diventato l’elemento fondante di una popolarità che non smette di crescere.
La sua poetica e la sua musica, infatti, sono ancora attualissime e coinvolgenti come in passato perché già allora rompevano gli schemi della scena musicale italiana. Le canzoni di Rino Gaetano si proponevano sul piano della denuncia sociale in forma di ballata, di affettuosa ironia e pungente sarcasmo, di rivoluzione provocatoria. Una musica, insomma, “irregolare” e insieme popolare e diretta, per questo “vicina alla gente”, come amava definirla lui stesso.
È come se questa vicinanza fosse sentita ancora oggi, a distanza di tanto tempo e con scenari sociali decisamente mutati. Questa mostra, insomma, lega insieme una serie di elementi tutti significativi: fotografa il periodo in cui Rino Gaetano è vissuto e ce lo racconta, è il tributo a un artista che le persone potranno amare e scoprire ancora molto vicino, rappresenta un contributo autentico per capire la storia degli anni Settanta in cui quella musica è risuonata per la prima volta e racconta il suo speciale rapporto con la città di Roma. Per queste ragioni merita di essere vista con lo stesso sentimento con cui ancora ascoltiamo le sue canzoni: è grazie a lui, infatti, che “il cielo è sempre più blu”» (Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma Capitale).
Info:
Web:
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomuneroma.it
@MuseiInComuneRoma
Ph. Rino Gaetano Al Concerto con i New Perigeo e Riccardo Cocciante. Archivio Anna Gaetano © Riproduzione riservata.
Info:
Mostra “Rino Gaetano” – Museo di Roma in Trastevere, https://www.gdmed.it/2024/02/15/mostra-rino-gaetano-museo-di-roma-in-trastevere-2/
La mostra dedicata a Rino Gaetano, sarà ospitata a Roma dal 16 febbraio al 28 aprile al Museo di Roma in Trastevere
Giuseppe Longo