Cgil e Fp: “Hanno provato a vietarci l’iniziativa sindacale, negandoci la sede”
Palermo – La Fp Cgil Palermo conferma il sit-in assemblea del giorno 20 febbraio nell’atrio di palazzo Comitini.
“Hanno provato a vietarci di fare l’assemblea ma abbiamo ottenuto regolare autorizzazione dall’ente proprietario della struttura, la Città Metropolitana, e ribadiamo che l’assemblea di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Palermo si svolgerà regolarmente il 20 febbraio dalle ore 10 a fine turno lavorativo a palazzo Comitini”, dicono i segretari di Fp Cgil Palermo e Cgil Palermo Giovanni Cammuca e Dario Fazzese, assieme a Saverio Cipriano, responsabili enti locali per la Fp Cgil enti locali e Luigi D’Antona, responsabile aziendale del Comun di Palermo.
La precisazione di Fp e Cgil Palermo arriva dopo una nota firmata dalle due dirigenti comunali del settore Risorse umane Antonella Ferrara e del servizio Gestione risorse umane Lucietta Accordino, che hanno rappresentato in risposta alla comunicazione del sindacato che la struttura indicata come sede dell’assemblea sindacale, ovvero l’atrio di palazzo Comitini, in via Maqueda, “non rientra nella disponibilità dell’amministrazione comunale. Alla luce di quanto precede non si può valutare né tanto meno autorizzare la richiesta”.
Da palazzo Comitini nel frattempo è arrivata al sindacato e, per conoscenza, al sindaco metropolitano Roberto Lagalla, una risposta di diverso tenore. Il direttore generale della Città Metropolitana di Palermo, Nicola Vernuccio, ha assicurato alla Fp Cgil Palermo, che aveva inviato la richiesta per l’utilizzo della sede il 7 febbraio, la disponibilità dell’atrio per lo svolgimento dell’assemblea sindacale.
Nella lettera di risposta alle due dirigenti comunali, la Fp Cgil replica che le norme contrattuali e la legge 300/70 non prevedono nessuna autorizzazione da parte dell’ente per l’espletamento dell’assemblea. Il sindacato inoltre chiarisce che per i locali individuati per lo svolgimento dell’assemblea legittimamente indetta per il giorno 20 febbraio “abbiamo regolarmente ottenuto apposita autorizzazione all’utilizzo da parte dell’Ente proprietario della struttura”.
“Non possiamo non notare come appare inusuale la risposta ricevuta dalla nostra organizzazione sindacale e da tutte le lavoratrici e i lavoratori. Nessuno, né il Comune né un altro ente, ha mai richiesto prima di adesso a un’organizzazione sindacale – precisano Cammuca, Fazzese, Cipriano e D’Antona – la preventiva autorizzazione dei locali di svolgimento dell’assemblea, fossero essi luoghi di lavoro, piuttosto che sedi sindacali, cinema o teatri. Né, immaginiamo, avranno pensato che la Cgil avrebbe abusivamente occupato dei locali non di sua proprietà, anche perché, come da prassi, dell’assemblea è stata data formale comunicazione alla Digos”.
Un comportamento, ipotizza il sindacato, che sembrerebbe mirato a ingenerare In confusione fra le lavoratrici e i lavoratori sull’effettivo svolgimento dell’assemblea.
La protesta dei lavoratori nel frattempo ha prodotto già un risultato positivo: l’amministrazione comunale ha convocato tutte le sigle sindacali il giorno 22 febbraio per affrontare le tematiche del personale.
“L’assemblea – aggiungono i rappresentanti di Fp Cgil e Cgil Palermo – è nata proprio per avere delle risposte dopo i mancati riscontri alle nostre ripetute richieste di incontro al Comune. Apprezziamo che finalmente il 22 siamo stati convocati perché il tempo dell’attesa per noi è finito. Per tale motivo è importante che i lavoratori del Comune di Palermo partecipino in massa all’assemblea, per mettere in evidenza che siamo tutti insieme determinati al raggiungimento degli obiettivi, dal full time a 36 ore e dalle progressioni per tutto il comparto, entro il 2024, a tutti i punti previsti dalla piattaforma e per dare forza al sindacato nei tavoli istituzionali”.