Fillea, Filca, Feneal. “All’istituto chiediamo chiarezza sui trattamenti pensionistici degli operai, decurtati di 150 euro per un calcolo secondo noi errato che fa il Comune”
Palermo – Mercoledì alle ore 9 si terrà un’assemblea sindacale dei lavoratori del Coime davanti alla sede Inps di via Laurana, indetta da Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo.
Sono invitati a partecipare i 350 operai edili della struttura del Comune di Palermo che si occupa degli interventi di manutenzione di scuole e immobili comunali e di riqualificazione urbana.
“I lavoratori del Coime si riuniranno in assemblea davanti all’Inps per affrontare nuovamente le questioni relative al loro trattamento pensionistico, che viene decurtato dal punto di vista economico per una errata interpretazione del Comune di Palermo – dichiarano il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, il segretario generale della Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e per la Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Salvatore Puleo – L’incontro ha come obiettivo di richiedere all’Inps dei chiarimenti da comunicare al Comune di Palermo rispetto al calcolo pensionistico dei lavoratori”.
Il 22 novembre scorso, per una precedente assemblea degli edili del Coime davanti a palazzo di giustizia, i sindacati presentarono ai magistrati un esposto sugli adeguamenti contrattuali non riconosciuti agli operai. Il mancato riconoscimenti di alcuni elementi della retribuzione ha creato un disallineamento che ha influito sul trattamento pensionistico.
“E’ il secondo step della nostra mobilitazione. Con l’iniziativa di domani chiediamo all’Istituto di previdenza sociale di venire a capo di quanto si sta perpetrando- aggiungono Ceraulo, Danese e Puleo – L’Inps sostiene una cosa, il Comune un’altra: di fatto gli operai subiscono una decurtazione sulla pensiona di 150 euro. Dal nostro punto di vista, c’è un errore di fondo sull’interpretazione delle voci retributive che compongono la paga di un lavoratore edile. Chiederemo all’Inps di intervenire per dirimere la vicenda, rispetto alle due diverse interpretazioni. Siamo disposti anche ad avviare delle cause nei confronti dell’Inps per avere riconosciuti i diritti dei lavoratori”.