Palermo – “Un traguardo importante, perseguito da anni dal Sunia e spesso in solitudine”. Così il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish commenta la determina del sindaco Lagalla che consente la concessione in deroga dell’iscrizione anagrafica alle famiglie in stato di disagio che vivono in case occupate.
“Si tratta di famiglie che, per l’assenza di risposte istituzionali al bisogno abitativo, si sono viste costrette a recuperare immobili lasciati all’abbandono e al degrado e a adibirli ad abitazione propria e dei figli – aggiunge Darwish – Abbiamo da sempre sostenuto la necessità di applicare la normativa del Piano Casa Renzi-Lupi che (al comma 1 quater dell’articolo 5) prevede, in deroga, la possibilità che il sindaco possa concedere l’iscrizione anagrafica alla famiglie disagiate e con persone fragili a carico, che è il fondamento della attuale determinazione adottata da Lagalla. Soluzioni palliative come la residenza virtuale o digitale rischiavano di compromettere diritti, garantiti dalla Costituzione, a partire dal diritto al voto, alla salute e all’istruzione scolastica”.
“Riteniamo che questa sia una vittoria del sindacato degli inquilini, il Sunia, e che non potrà essere completa senza l’abrogazione definitiva dell’articolo 5 della stessa legge, perché inibisce il godimento pieno dei diritti di cittadinanza garantiti dalla Costituzione – aggiunge Zaher Darwish – Ci attendiamo che l’amministrazione comunale dia seguito alla determina e predisponga tutte le misure e le attività propedeutiche alla sua immediata applicazione. In tale senso esprimiamo apprezzamento all’assessora all’Emergenza abitativa Antonella Tirrito, che si è fatta portavoce delle nostre rivendicazioni e di quelle delle famiglie in estremo bisogno. Chiediamo anche che il confronto con l’amministrazione comunale continui sia per rendere efficace e tempestiva questa misura che per continuare ad apportare contenuti per migliorare gli interventi sul piano casa”.