“Passaggio immediato di tutti i dipendenti a full time, progressioni verticali sia ordinarie che in deroga e avvio dei nuovi concorsi pubblici”
Palermo – “Sono lacrime di coccodrillo, non rispettose della dignità dei lavoratori dell’ente. Il Comune ha tantissimi dipendenti in categoria B, che giornalmente svolgono mansioni superiori, e che avrebbero tutti i requisiti per svolgere il compito di istruttore contabile e amministrativo ma vengono trattati come fantasmi. L’amministrazione comunale, nonostante i 30 anni di precariato, non utilizza le progressione verticali perché da sempre ha bloccato il piano di assunzioni, che prevede una riserva del 50 per cento per il personale interno. E ha continuato ad assumere attraverso le vie parallele. Da tempo chiediamo di chiudere col passato, trasformando tutti i part-time a 36 ore”.
A dichiararlo sono per la Fp Cgil Palermo il responsabile enti locali Saverio Cipriano e il responsabile aziendale Luigi D’Antona, che intervengono a proposito dei ritardi dell’ufficio Tari del Comune, presso la ripartizione servizi tributari di piazza Giulio Cesare, a garantire il disbrigo delle pratiche per la mancanza, questa la giustificazione, di istruttori (categoria ex C) e di addetti allo sportello (categoria ex B).
“Ci spiace dirlo – aggiungono Cipriano e D’Antona – ma avevamo ragione, non è accettabile che in tutti gli uffici ci siano disservizi per i cittadini, che non sono imputabili ai dipendenti ma a un’amministrazione che posticipa il full time di tutti i dipendenti in categoria ex B al 2027 e non utilizza le risorse già stanziate per le progressioni verticali in deroga. Abbiamo più volte indicato la strada ma l’amministrazione mantiene lo stato di blocco e non stabilizza a salario pieno il personale”.
La Fp Cgil Palermo chiede un incontro per ribadire le sue richieste all’amministrazione comunale.
“Il Comune non solo non ha chiuso la fase delle stabilizzazioni ma non ha nemmeno inserito per il 2024 tutte le somme disponibili stanziate con i fondi dell’ultimo contratto, relative al 0,55 del monte salari 2018 e previste sia per le progressioni interne che per la riqualificazione di alcuni profili – proseguono Cipriano e D’Antona – Palermo è tra le prime 10 città italiane ad avere due record negativi: paga meno i lavoratori del Comune e ha il numero più basso di dipendenti per abitante. Il primo cittadino convochi la Fp Cgil e le parti sociali, sulle problematiche del personale. Il nuovo piano delle assunzioni deve dare risposte ai lavoratori e ai servizi per i cittadini accogliendo le rivendicazioni che da anni proponiamo: passaggio immediato di tutti i dipendenti a full time, progressioni verticali sia ordinarie che in deroga e avvio dei nuovi concorsi pubblici”.